
“Diamo valore al territorio”: nelle Marche un progetto a tutela della qualità ambientale
Costituita una rete di sette organismi pubblici e privati per il biomonitoraggio ambientale mediante le api Leggi tutto
L’inquinamento atmosferico determinato dalle attività antropiche è un fattore riconosciuto di rischio per la salute umana e per gli ecosistemi. L’inquinamento atmosferico dipende in modo complesso da una serie di fattori: l’intensità e la densità delle emissioni su microscala, su scala locale e regionale; lo stato fisico e la reattività delle sostanze disperse in atmosfera; le condizioni meteorologiche e l’orografia del territorio che influenzano il movimento delle masse d’aria, i meccanismi di diluizione o di accumulo degli inquinanti, la velocità di formazione e trasformazione delle sostanze, il trasporto a lunga distanza e la deposizione. Alcuni fenomeni si sviluppano su scale spaziali continentali, come nel caso del trasporto transfrontaliero delle sostanze acidificanti. Hanno, invece, una rilevanza globale le emissioni di sostanze che contribuiscono ai cambiamenti climatici e alle variazioni dello strato di ozono stratosferico.
Le reti di monitoraggio – gestite in Italia dalle ARPA/APPA – sono il principale strumento per la valutazione della qualità dell’aria, intesa come l’insieme delle attività che hanno come obiettivo quello di verificare se sul territorio di uno Stato siano rispettati i valori limite e raggiunti gli obiettivi stabiliti al fine di prevenire, eliminare o ridurre gli effetti avversi dell’inquinamento atmosferico per la salute umana e per l’ecosistema.
Costituita una rete di sette organismi pubblici e privati per il biomonitoraggio ambientale mediante le api Leggi tutto
Il progetto di ricerca con l’Università d’Annunzio di Chieti sugli algoritmi di machine learning fornisce una profonda comprensione dello stato attuale dell’inquinamento atmosferico in Abruzzo e consente di stimare le concentrazioni di inquinanti nel medio periodo Leggi tutto
A partire dallo scorso 20 luglio l’Arpa Campania sta seguendo gli effetti del notevole afflusso di polveri sahariane in corso, con ripercussioni sulla qualità dell’aria nella regione. Grazie alla presenza di strumenti con misurazione oraria nella rete di monitoraggio della qualità dell’aria e di strumenti di misura e modellistica meteo ambientale, l’Arpa Campania è in grado di rilevare le conseguenze, ora per ora, degli eventi, … Leggi tutto
L’obiettivo di abbandonare i combustibili fossili, il possibile contributo delle comunità energetiche e dell’agrivoltaico. Leggi tutto
In programma dal 28 al 30 giugno a Campobasso, il convegno è stato organizzato dall’Università degli studi del Molise con il patrocinio di Arpa Molise. Leggi tutto
In quasi tutta Italia, dopo una prima fase di giugno instabile, è arrivato il caldo, e con esso i primi superamenti per l’ozono. Si tratta di uno degli inquinanti normati dal Dlgs 155/2010, riferimento vigente della qualità dell’aria in Italia. A differenza degli altri, però, l’ozono è un “secondario puro”: non esiste cioè una sorgente di ozono, ma questo gas (tanto prezioso a livello stratosferico … Leggi tutto
I precursori dell’ozono sono di origine antropica e il loro monitoraggio in continuo al suolo offre informazioni importanti.
A Padova una stazione dedicata. Leggi tutto
Immagini e dati forniti dalla strumentazione saranno utili per analisi legate alla qualità dell’aria ma anche per valutazioni di tipo meteorologico Leggi tutto
I risultati del progetto Epicovair, curato da Istituto superiore di sanità, Snpa e Rete italiana ambiente e salute. Leggi tutto
Martedì 20 giugno a Roma la presentazione dello studio Iss-Snpa sul legame tra esposizione a inquinanti atmosferici e incidenza del Covid-19. Leggi tutto