Monitoraggio del territorio e del consumo di suolo

Cos’è

Il concetto di consumo di suolo fotografa la trasformazione del territorio naturale e agricolo (suolo non consumato) in aree occupate da superfici artificiali (suolo consumato), accompagnata spesso da una crescente impermeabilizzazione del terreno. Viene tracciata una distinzione tra consumo di suolo permanente e reversibile: il primo è determinato dalla realizzazione di nuovi edifici, infrastrutture e altre aree pavimentate e impermeabilizzate; il secondo dalla presenza di aree artificiali non pavimentate (ad es. aree di cantiere) e di coperture artificiali rimovibili (ad es. impianti fotovoltaici a terra).

Il consumo di suolo netto può essere misurato, con riferimento a un dato periodo, tracciando un bilancio tra la realizzazione di nuove coperture artificiali e il ripristino di aree agricole, naturali e seminaturali. Così il consumo di suolo netto pro capite può essere calcolato rapportando il consumo di suolo netto al numero di abitanti di un determinato territorio.

L’incremento percentuale del suolo consumato, in un periodo di riferimento, viene determinato rapportando l’estensione totale del nuovo territorio occupato da coperture artificiali, al termine del periodo, con l’estensione delle coperture artificiali all’inizio del periodo. La densità di consumo di suolo netto fa riferimento invece al rapporto tra il consumo di suolo netto e la superficie totale del territorio di riferimento.

Cosa facciamo

La legge 132/2016 istitutiva del Snpa gli assegna, tra i compiti istituzionali, il monitoraggio del consumo di suolo. Tra le finalità, c’è indubbiamente quella di disporre di un quadro aggiornato periodicamente e di una cartografia dettagliata delle dinamiche di trasformazione del territorio italiano, compresa una serie di indicatori tematici. Riferimento tecnico ufficiale per lo svolgimento di tali attività è fornito dalle Linee guida per il monitoraggio del consumo di suolo, elaborate e aggiornate da ultimo nel 2024 dalla specifica Rete tematica, articolazione istruttoria del Consiglio Snpa che riunisce esperti di Ispra e delle Agenzie per l’ambiente.

Dal 2017 il monitoraggio viene svolto sulla base di un approccio esclusivamente cartografico, grazie alla crescente disponibilità di immagini satellitari, soprattutto di fonte Copernicus (missioni Sentinel), mentre la precedente rete di monitoraggio – composta da circa 190mila punti con un approccio campionario – viene ancora utilizzata nella fase di validazione. Il sistema di classificazione è basato su sei classi di consumo di suolo reversibile e otto di consumo di suolo permanente.

Principali prodotti di questo lavoro sono la Cartografia nazionale sul consumo di suolo, a cui è possibile accedere attraverso un portale nazionale e il Rapporto tematico annuale, a cura della specifica Rete tematica del Snpa sulla base del lavoro di fotointerpretazione, classificazione, produzione cartografica e interpretazione dati svolto da Ispra e dalle Arpa/Appa. Interlocutori esterni e stakeholder sono gli Osservatori/tavoli tecnici di Regioni e Province autonome a supporto delle attività di monitoraggio del consumo di suolo e della pianificazione sostenibile del territorio e il Comitato scientifico, costituito da rappresentanti del mondo della ricerca.

Alcuni risultati

21.578 chilometri quadrati in Italia (dati 2023) risultano occupati da cemento, asfalto e altre coperture artificiali, il 7,16% del territorio italiano: una percentuale in crescita continua da quando è disponibile una cartografia tematica nazionale. Nel 2006 il suolo consumato rappresentava il 6,73% del territorio italiano: in 17 anni di monitoraggio si è registrato dunque il consumo netto di altri 1.289 chilometri quadrati di territorio, nonostante la popolazione residente sia in calo in Italia da un decennio. Di conseguenza, il suolo consumato pro capite, che si attestava a 348,2 metri quadri per abitante nel 2006, è salito a 365,7 metri quadri per abitante nel 2023.

Nell’ultimo anno di monitoraggio (2022-2023), altri 72,5 chilometri quadrati di territorio sono stati occupati da coperture artificiali, più di due metri quadrati al secondo. Al netto delle superfici naturali e agricole ripristinate, il consumo di suolo in Italia nell’ultimo anno di monitoraggio è stato pari a 64,4 chilometri quadrati, con un ulteriore incremento dello 0,3% rispetto all’estensione delle coperture artificiali nel 2022.

Se ci focalizziamo sul consumo di suolo pro capite, si può affermare che ogni italiano, in media, ha consumato 1,09 metri quadrati nell’ultimo anno di monitoraggio. Nel totale del consumo di suolo netto registrato in Italia nell’ultimo anno di monitoraggio, sono compresi 16,13 chilometri quadrati in aree a pericolosità idraulica (di cui 4,39 chilometri quadrati a pericolosità elevata) e 5,29 chilometri quadrati in aree a pericolosità da frana (di cui 0,38 chilometri quadrati in aree a pericolosità molto elevata e 0,79 chilometri quadrati in aree a pericolosità elevata).

Risorse online sul consumo di suolo

Portale nazionale sul consumo di suolo

Ispra – I dati sul consumo di suolo

EcoAtl@ante – Viaggio nell’ambiente in Italia.

Rapporto Snpa “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici. Edizione 2024”

Rapporto Snpa “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici. Edizione 2023”

Rapporto Snpa “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici. Edizione 2022”

Linee Guida per il monitoraggio del consumo di suolo nell’ambito delle attività del Snpa