“Diamo valore al territorio”: nelle Marche un progetto a tutela della qualità ambientale

Siglato da ARPA Marche un protocollo di intesa nato per dare vita al progetto “Diamo valore al territorio: rete di biomonitoraggio ambientale mediante le api”, finalizzato alla valutazione della qualità ambientale della regione attraverso il monitoraggio delle colonie di api ospitate in arnie presenti sul territorio.

L’iniziativa, che oltre all’Agenzia vede coinvolti il Comune di Pesaro, la Provincia di Pesaro-Urbino, il Centro Ricerche Floristiche Marche, Soroptimist, l’istituto Cecchi di Pesaro e il Fermi Sacconi Ceci di Ascoli Piceno, affida all’ARPAM il compito di svolgere le attività tecnico-scientifiche per la prevenzione, controllo e vigilanza in materia di igiene, salvaguardia dell’ambiente e di verifica della salubrità degli ambienti di vita, garantendo le analisi di laboratorio per la ricerca di eventuali residui di sostanze inquinanti (agrofarmaci, metalli pesanti, idrocarburi policiclici aromatici, radionuclidi, diossina, bifenili policlorurati, polveri sottili, ecc.).

Nell’ambito dei compiti affidati all’ARPAM assume particolare rilevo anche l’analisi melissopalinologica (riconoscimento dei pollini) per identificare le specie vegetali di interesse apistico presenti.

Un progetto importante – sottolinea la Direttrice Generale di Arpa Marche Rossana Cintoli – sia per lo spessore di tutti i soggetti che partecipano alla Rete, in grado di assicurare una potente ed efficace sinergia, sia perché aggiungerà un significativo tassello al monitoraggio ambientale che quotidianamente svolgiamo attraverso una metodologia nuova, che tiene conto delle api (particolarmente efficaci nella ricerca di indici di evoluzione) e del miele, come indicatori della qualità ambientale”.

Le arnie, che saranno anche oggetto di specifici percorsi di educazione ambientale per gli studenti degli istituti scolastici coinvolti, trovano collocazione a Pesaro e ad Ascoli Piceno, dove l’IIS “Fermi-Sacconi-Ceci” proseguirà con l’attività di monitoraggio ambientale già avviata con ARPAM nel 2021 con il progetto “Apiamoci”.

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