Scuola odori a Trieste

16 OTTOBRE 2018

Analisi del disturbo al recettore: casi studio
Antonio Mazzone, ARPA Puglia

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Analisi del disturbo al recettore: casi studio
Clemente Porporato-Massimiliano Pereno, ARPA Piemonte

01B_porporato_Casi studio 15-16 10 18

Analisi del disturbo al recettore: casi studio di Arpae Emilia Romagna
Stefano Forti-Salvatore Amato-Alessio Del Carlo, ARPAE Emilia Romagna

01C_delcarlo_Casi Studio Arpae ER Trieste ott 2018_corretto

Inquadramento normativo
Lucia Muto, ISPRA

02_muto_Odori_Convegno Trieste 15_16_10_2018_1

Come affrontare il nuovo articolo 272-bis
Stefano Forti, ARPAE Emilia Romagna

03_forti_Art 272 bis Odori Trieste ott 2018

Il ruolo di Arpa nelle procedure di rilascio delle autorizzazioni ambientali
Ugo Pretto, ARPAV

04_PRETTO Trieste 2018_10_16

Applicazione dell’art.272-bis in Friuli Venezia Giulia, un caso studio
Franco Sturzi, ARPAFVG

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Field inspection: norme ISO, applicazioni e applicabilità
Maurizio Benzo, Osmotech

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Analisi del disturbo al recettore: casi studio
Monica Angelucci, ARPA Umbria

07_angelucci_Trieste 15-16 ottobre 2018

3 pensieri su “Scuola odori a Trieste

  1. Complimenti per i momenti formativi che organizzate e per la trasparenza che adottate; sono molto utili anche per chi non lavora nelle ARPA. Desidero chiedervi se metterete on line anche la registrazione video della scuola odori. Grazie

  2. Gentile Giovanni,
    grazie a lei per i complimenti.
    Si, stiamo provvedendo anche per la messa on line dei video della scuola, per la quale faremo apposita segnalazione sempre qui su AmbienteInforma. Continui a seguirci…
    Un caro saluto

    Sara Petrillo – Arpa FVG

  3. Da quando a Muggia è entrata in vigore la “raccolta differenziata” (che tra l’altro tale non mi risulta come non mi risulta che ci sia un controllo del contenuto dei sacchi, nè si ha notizia della “filiera” di smaltimento) l’aria, specie nel Centro Storico è diventata irrespirabile a causa del lezzo dell’immondizia che i muggesani devono tener in casa e quella che resta per le strade per giorni – si fa particolare riferimento ai pannolini dei bambini e ai pannoloni degli anziani incontinenti – e dei profumatori elettrici, notoriamente cancerogeni, che sempre più famiglie utilizzano ininterrottamente unitamente ad insetticidi di ogni tipo causa la proliferazione di insetti oltre alla proliferazione di topi e ratti. I cassonetti presso le case ATER non sono mai stati lavati ed il lezzo si sente a 100 metri e quelli dei condomini sono lasciati alla libera iniziativa che di norma consiste nel versare i liquidi residui nelle caditoie stradali (quelle non otturate). Mi risulta che in molti si sono rivolti alla Struttura Complessa Igiene Sanità Pubblica di via De Ralli 3 Trieste (tra questi pare anche sanitari del Pronto Soccorso) che però ha risposto di “non aver riscontrato i problemi segnalati” tacciando così per bugiardi le vittime della malefica e improvvisata iniziativa (molteplici modifiche che non hanno risolto alcunchè) che è stata promossa nonostante che le analoghe iniziative di altri Comuni siano risultate fallimentari sotto ogni punto di vista (anche economico). Il fenomeno è molto più accentuato di notte ed essendo persistente da mesi a poco serve tenere le finestre chiuse, è da aprile che ci si sveglia diverse volte tossendo, sudati e anche con ponfi sul volto ed in altre parti del corpo. Mi risulta che i medici prescrivono antistaminici o addirittura cortisone mentre i dermatologi consigliano di evitare prodotti ammorbidenti e per la pulizia della persona contenenti allergeni come sles e parabeni in quanto il benzene dei profumatori provoca queste allergie anche in soggetti che erano sani. La corrente letteratura prevede l’insorgere diffuso di tumori dopo circa un anno di questo malefico trattamento fatto subire ai muggesani. La sindaca in un’intervista televisiva del 7 agosto, a fronte delle lagnanze in diretta ha consigliato di mettere le immondizie nel congelatore come fa lei. Prego codesto Organismo in indirizzo di attivarsi a favore della salute dei muggesani in quanto la sindaca e la locale “Struttura Complessa Igiene Sanità Pubblica” NULLA HANNO FATTO. E’ evidente che l’unica cosa da fare è ripristinare IMMEDIATAMANTE il precedente e funzionante sistema di raccolta tramite cassonetti stradali fatto che mi pare semplice in quanto la NET fa entrambi i tipi di servizio (es. Udine). Altre notizie, centinaia di foto e decine di filmati possono essere acquisiti al sito Facebook “Lamentele de Muja”, per la puzza bisogna venire in Centro Storico specialmente di notte.

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