Riserve idriche ancora ai minimi

La situazione delle riserve idriche in Lombardia, secondo il bollettino pubblicato sul sito di Arpa Lombardia il 2 febbraio, non accenna a migliorare. La disponibilità idrica, infatti, si attesta complessivamente il 44% al di sotto della media del periodo di riferimento 2006-2020, con un saldo negativo su tutte e tre le componenti: laghi, invasi e neve.

Al tema della carenza di acqua e a quali misure adottare per farvi fronte in vista della prossima stagione irrigua, è stato dedicato il Tavolo regionale dello scorso 26 gennaio che ha visto la partecipazione di Arpa Lombardia, oltre che dell’Assessore agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, e dei responsabili degli enti regolatori.

La situazione, che è leggermente migliore rispetto a quel del gennaio 2022, con un 20% in più di riserve (per lo più neve), è monitorata anche a scala di Distretto Idrografico del fiume Po: l’Osservatorio per gli utilizzi idrici dell’Autorità di Distretto si riunirà infatti il prossimo 9 febbraio.

Il prossimo bollettino, con un focus anche sui singoli bacini, sarà disponibile giovedì 9 febbraio 2023 a questo indirizzo sul sito di Arpa Lombardia.

La situazione del Veneto

Più articolata la situazione in Veneto, dove i quantitativi di precipitazioni cadute nel mese di gennaio sono superiori alla media del periodo 1994-2021 del 19%, mentre, se consideriamo soltanto l’inizio dell’anno idrologico 2022-23, il quantitativo complessivo risulta inferiore alla media, con uno scarto negativo del 21%.

Il cumulo di neve fresca caduta dal 1 ottobre al 31 gennaio è nella norma rispetto al periodo di riferimento sia per le Dolomiti che per le Prealpi; nella norma anche la risorsa idrica nivale stimata al 31 gennaio.

Le precipitazioni di gennaio hanno fatto proseguire le dinamiche di ricarica della falda iniziate con le piogge di dicembre ma la situazione di scarsità della risorsa idrica, anche se in generale miglioramento, permane su buona parte dell’alta pianura. Per arrivare a primavera-estate con i livelli consueti per il periodo servirà un fine inverno e un inizio primavera con precipitazioni superiori alla norma.

Il rapporto di gennaio

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