Prosegue l’impegno dell’Agenzia Regionale per l’Ambiente della Campania nel monitoraggio ambientale del comprensorio irpino. Avellino e il suo hinterland sono da tempo oggetto di un’attenzione specifica e costante da parte di Arpac, anche per via delle peculiari caratteristiche di questo territorio. Sebbene questa zona non sia tra quelle aree campane in cui il contesto ambientale è maggiormente impattato dalle pressioni determinate dall’uomo, tuttavia indubbiamente risente di criticità locali, ad esempio sul fronte della qualità dell’aria, frutto anche della specifica conformazione geomorfologica. Alle campagne straordinarie di monitoraggio della qualità dell’aria, infatti, cominciate lo scorso anno e realizzate anche attraverso il potenziamento delle stazioni presenti sul territorio grazie ad un progetto complessivo finanziato dalla Giunta regionale nell’ambito dei fondi POR-FESR 2014-2020, si sono aggiunti progetti e convenzioni per monitorare i corsi d’acqua irpini. Nello specifico, le azioni intraprese sono state rivolte ad una complessiva azione di risanamento dei corpi idrici superficiali che insistono sul territorio comunale.
Attualmente, nella zona di Montoro l’Arpac è impegnata a realizzare, su richiesta dell’amministrazione comunale, un monitoraggio con cadenza trimestrale dei corsi d’acqua presenti sul territorio. È stato infatti predisposto un accordo di durata annuale che prevede, per un totale di sei stazioni, in punti prestabiliti del Rio Labso, del Rio Laura e di Fiumicello Borgo, la misurazione periodica di alcuni indicatori di contaminazione organica e fecale, tra cui la domanda biochimica e la domanda chimica di ossigeno (BOD5, COD), azoto totale, azoto ammoniacale e Escherichia coli. Il monitoraggio è finalizzato a valutare lo stato della rete di gestione delle acque reflue trasmettendo al comune informazioni dettagliate per adottare, nel caso, i provvedimenti di competenza al fine di salvaguardare la salute di queste acque che vengono utilizzate, tra l’altro, per l’irrigazione dei campi circostanti. ‘’La collaborazione tra Arpac ed enti territoriali – ha spiegato il Direttore Generale dell’Arpa Campania, Stefano Sorvino – con questo accordo compie un ulteriore passo in avanti, l’iniziativa, infatti, rappresenta una novità per questa area, in quanto si punta a definire una serie di campionamenti sistematici che potranno contribuire a verificare lo stato degli apporti di acque reflue, oltre allo stato di salute dei corsi d’acqua’’. Convenzionare i controlli per cadenzarli e renderli costanti rappresenta l’unica strada per ottenere risultati duraturi e per concretizzare un miglioramento nella tutela dell’ambiente.
Sono inoltre in corso attività analoghe per il Rio Fenestrelle, che attraversa il capoluogo irpino rivestendo significativa importanza nell’ambito del bacino idrografico del Sabato. Indagini pregresse, realizzate nel 2020 nell’ambito dell’Unità di coordinamento ambientale (Uca) istituita dalla Regione Campania, avevano evidenziato criticità legate alla presenza di inquinanti di natura organica e fecale in questo corpo idrico superficiale. Il Comune di Avellino e l’Arpa Campania hanno siglato lo scorso ottobre un accordo per approfondire questa base di conoscenza e soprattutto per valutare l’efficacia delle azioni di efficientamento della rete di gestione delle acque reflue messe in campo dall’amministrazione comunale, suggerendo eventuali correttivi. La convenzione, di durata biennale, prevede la trasmissione al Comune, con cadenza semestrale, di un report sui risultati delle indagini svolte. I parametri presi in considerazione sono gli stessi inclusi nelle attività avviate a Montoro .