Inquinanti emergenti

É stato pubblicato il Report “Inquinanti Emergenti. Quadro delle conoscenze sulla presenza, le tecnologie di contenimento e lo stato della ricerca su microinquinanti e microplastiche nei compartimenti acquatici lombardi”.

Il volume nasce come il risultato del gruppo di lavoro promosso da Regione Lombardia sui MicroInquinanti Emergenti (MIE) e dà un quadro delle conoscenze sui MIE, illustrando una sintesi della conoscenza disponibile e mettendo in luce le criticità delle conoscenze nei comparti acquatici considerati (acque sotterranee, potabili, reflue, fiumi, laghi, sedimenti, matrici biologiche).

In tempi recenti la qualità dei corpi idrici ha iniziato ad essere condizionata da un numero molto elevato di nuovi inquinanti, la cui presenza viene riscontrata con difficoltà, sia per la limitata concentrazione che per la complessità nella loro identificazione. L’attenzione crescente per i microinquinanti e le micro e nano plastiche sta innescando in modo paradigmatico un cambiamento nella definizione stessa di qualità dell’ambiente acquatico, che deve rispondere sempre più a valutazioni della salvaguardia della salute umana e dell’ambiente.

Al progetto parteciano ARPA Lombardia, BrianzAcque, Gruppo CAP, CNR-Istituto di Ricerca Sulle Acque, Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Lariana Depur SpA, Joint Research Centre di Ispra, Lombardy Energy Cleantech Cluster (LE2C), MM SpA-Servizio Idrico, Politecnico di Milano, Regione Lombardia, Università Statale di Milano, Università degli Studi di Milano Bicocca, Università degli Studi dell’Insubria, Università degli Studi di Brescia.

In particolare alla raccolta delle informazioni contenute nel volume hanno contribuito sei rilevanti realtà lombarde (ARPA Lombardia, MM Settore idrico, Gruppo CAP, BrianzAcque, CNR-Istituto di Ricerca Sulle Acque, Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”) che si occupano di monitoraggio, studi e ricerche nei comparti delle acque superficiali e sotterranee, sedimenti, biota, acque reflue urbane e industriali, fanghi di depurazione.

Attraverso la collaborazione avviata nel settembre 2019 con il Joint Research Centre di Ispra (Varese), il GdL-MIE coordinerà l’inserimento da parte dei suddetti enti dei dati messi a disposizione, che coprono un arco temporale di un decennio (2009-2019), nella piattaforma IPCheM (Information Platform for Chemical Monitoring), voluta dalla Commissione Europea e sviluppata dal JRC. IPCheM (https://bit.ly/2GxMDXn) è un portale dedicato alla condivisione dei dati, garantiti da diversi livelli di confidenzialità, ma soprattutto alla loro messa in comune nella Unione Europea nei settori del monitoraggio ambientale, bio-monitoraggio umano, alimenti e mangimi, prodotti e aria indoor.

REPORT_INQUINANTI-EMERGENTI-compresso

Il documento affronta il problema degli inquinanti emergenti a scala regionale promuovendo un taglio metodologico innovativo per la gestione ed elaborazione dei dati, ma anche informativo preliminare dello stato della presenza degli inquinanti emergenti nei comparti acquatici e nelle acque reflue. Oltre al quadro delle informazioni, il documento presenta una sezione dedicata allo stato delle tecnologie di rimozione degli inquinanti emergenti da parte degli impianti di trattamento delle acque reflue e anche di quelle destinate all’uso potabile, che permette di cogliere le capacità di contenimento della diffusione nell’ambiente di questi inquinanti e il livello di protezione nel consumo umano.

Il rapporto, infine, affronta il problema delle microplastiche, supportato da un’indagine conoscitiva presso aziende del servizio idrico integrato, fornendo un’immagine orientata allo stato dell’arte della ricerca e alle attuali conoscenze di un fenomeno che solo recentemente ha iniziato a ricevere un forte interesse da parte della ricerca e che nel contempo negli ultimi anni ha stimolato l’attenzione e la sensibilità della popolazione.

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