Diga di Pavana: controlli di Arpa Toscana, Arpae Emilia-Romagna e Ispra

A seguito delle operazioni di svaso della diga di Pavana, gestita da Enel Green Power Italia s.r.l. (di seguito EGP), autorizzate dalla Regione Emilia-Romagna (Decreto Dirigenziale n. 2004 del 06/07/2020) e della consistente immissione incontrollata di sedimenti, nel torrente Limentra di Sambuca immediatamente a valle dell’invaso nel territorio toscano e in un lungo tratto del fiume Reno nel territorio emiliano, avvenuta nel luglio 2020, le Regioni Emilia-Romagna e Toscana hanno richiesto un intervento statale per danno ambientale ai sensi dell’articolo 309 del D.Lgs 152/06.

Le attività di controllo e monitoraggio effettuate dal personale tecnico di Arpae e Arpat, territorialmente competenti, sono state trasmesse ad Ispra per la redazione del report di valutazione del danno ambientale, sottoposto, in data 30/12/2020, all’attenzione del competente Ministero.

Con Ordinanza del Ministro della Transizione Ecologica (prot. 0008968 UDCM del 03/05/2021), è stato ordinato a EGP di attuare il programma di accertamento finalizzato all’individuazione delle misure di prevenzione e riparazione del danno ambientale, conducendo il primo ciclo di monitoraggio entro il mese di luglio 2021. La stessa ordinanza disponeva altresì l’esecuzione da parte di Ispra, nell’ambito del Sistema nazionale a rete per la protezione ambientale (di seguito Snpa), degli opportuni controlli sui monitoraggi e sugli approfondimenti tecnici proposti e effettuati dall’operatore.

Ispra, Arpae e Arpat in questi due mesi hanno lavorato per garantire quanto richiestodedicandosi alle valutazioni dei programmi proposti da EGP e all’organizzazione delle attività di controllo in campo previste nell’Ordinanza del Ministro della Transizione Ecologica.

I monitoraggi di luglio prevedono:

  • analisi delle acque in tutti i corsi d’acqua coinvolti (torrente Limentra di Sambuca e fiume Reno)
  • analisi del sedimento fluviale e del bacino
  • caratterizzazione dell’habitat naturale
  • studio di diatomee, macrofite, macroinvertebrati e pesci.

A partire da lunedì 19 luglio il personale di Ispra congiuntamente a personale tecnico di Arpae e Arpat ha iniziato le attività di controllo sui monitoraggi ambientali effettuati dalla ditta incaricata da EGP, che si svolgono sia in Toscana che in Emilia-Romagna.

L’esito dei controlli effettuati e i risultati dei monitoraggi trasmessi da EGP serviranno a pianificare gli interventi di riparazione primaria/complementare/compensativa che verranno realizzati ai sensi del D.Lgs 152/06.

Tale attività coinvolge specifiche professionalità tecniche e, alla luce di quanto stabilito dalla normativa vigente (articolo 3, comma 1, lett. b) e lett. d), della legge istitutiva del Snpa n. 132/2016), vedrà lo svilupparsi di procedure condivise, in ambito Snpa, tra Ispra e le Agenzie coinvolte nei casi di accertamento di danno ambientale.

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