Nei giorni scorsi, i tecnici di Arpa Lombardia hanno illustrato a una delegazione del ministero dell’Ambiente della Turchia come in Lombardia viene affrontato il tema dell’End of Waste (il processo attraverso il quale, al termine di apposite procedure di recupero, il rifiuto cessa di essere tale e diventa prodotto). Per tre giorni gli esperti lombardi insieme a quelli dell’Emilia Romagna si sono confrontati sul tema del recupero dei rifiuti, non solo a livello normativo, ma anche organizzativo e operativo.
Il tema dell’End of Waste (EoW) è fondamentale per l’economia circolare e Arpa Lombardia è in grado di fare scuola dal momento che la regione ospita oltre 2500 impianti di recupero rifiuti. L’Agenzia, in base alle funzioni attribuitele in materia dalla normativa nazionale a partire dal 2019, ha sviluppato modelli organizzativi e indirizzi tecnico-operativi che suscitano grande interesse, in grado di rispondere a un contesto fortemente dinamico.
Gli esperti della direzione Tecnica Controlli e Prevenzione del Rischio Antropico dell’Agenzia lombarda, guidati dal direttore Madela Torretta insieme ai tecnici dei dipartimenti di Brescia e Milano, affiancati dai colleghi di Arpae Emilia-Romagna e della Città Metropolitana di Milano, hanno spiegato la normativa nazionale e regionale e il ruolo dell’Agenzia nell’ambito dei modelli operativi. Per la delegazione sono state organizzate anche visite in alcune realtà lombarde: EURECO di Peschiera Borromeo (Mi), che si occupa di recupero inerti da costruzione e demolizione e RMB di Polpenazze del Garda (Bs) che gestisce il recupero di scorie e ceneri da incenerimento rifiuti.
In Lombardia, in accordo con Regione e stakeholder, sono state sviluppate Linee Guida Regionali per il recupero di specifiche tipologie di rifiuti prodotti in grandi quantità sul territorio: scorie di acciaierie, rifiuti metallici e terre da fonderia. Gli operatori che vogliono svolgere queste attività e aderiscono ai contenuti delle Linee Guida sono facilitati nell’ottenimento delle autorizzazioni. Possono infatti usufruire di procedure semplificate che non richiedono più il parere di Arpa, dal momento che tutte le prescrizioni sono già definite dai singoli regolamenti. Tale approccio verrà perseguito per altre filiere rilevanti del contesto regionale.
Ottimo lavoro, un esempio per molti. FORZA LOMBARDIA