La gestione dei rifiuti urbani in Emilia-Romagna nel 2016

La produzione totale di rifiuti urbani in Emilia-Romagna nel 2016 è stata di quasi 3 milioni di tonnellate, pari a   una produzione pro capite di 666 kg/ab. La raccolta differenziata ha raggiunto il 61,8% del totale raccolto, con un aumento di 1,1% rispetto al 2015. Sono 146 i comuni che hanno superato l’obiettivo del 65%.

L’Emilia-Romagna, per quanto riguarda i dati relativi alla gestione dei rifiuti urbani, dispone di una serie storica significativa (dal 1996 al 2016), la cui fonte è rappresentata dai rendiconti comunali della raccolta differenziata che i Comuni sono tenuti a presentare ogni anno alla Regione. La raccolta dati dall’anno 2009 (dati 2008) è effettuata attraverso l’applicativo web ORSO (Osservatorio rifiuti sovraregionale) utilizzato da 13 regioni e compilato dai comuni e dagli impianti coinvolti nella gestione dei rifiuti urbani.

La metodologia per il calcolo della produzione totale di rifiuti urbani e della percentuale di raccolta differenziata, utilizzato per l’anno 2016, è quella definita dalla delibera della Giunta regionale 1620/2001 e smi; il nuovo Dm del 26 maggio 2016utilizzato da Ispra per le stime pubblicate nel Rapporto Rifiuti urbani edizione 2017, sarà applicato in Emilia-Romagna a partire dai dati 2017, come stabilito dalla Dgr 2218/2016 di recepimento.

La produzione totale di rifiuti urbani in Emilia-Romagna nel 2016 è stata di 2.969.293 tonnellate, corrispondente a una produzione pro capite di 666 kg/ab, valore elevato rispetto al dato medio nazionale di 497 kg/ab, diretta conseguenza dell’assimilazione praticata nella nostra regione.
La raccolta differenziata ha raggiunto un valore pari al 61,8% del totale raccolto, con un aumento di 1,1 punti percentuali rispetto al 2015, che in valore assoluto corrisponde 1.836.427 tonnellate. I comuni che nel 2016 hanno superato l’obiettivo del 65%, definito dalla normativa nazionale, sono stati 146 e hanno coinvolto oltre un terzo della popolazione.

La frazione più raccolta in termine di peso è stata la frazione verde (98 kg/ab), seguita da carta e cartone (85 kg/ab), umido (62 kg/ab), vetro (37 kg/ab), legno (33 kg/ab) e la plastica (33 kg/ab). Sono state raccolte in modo differenziato anche altre tipologie di rifiuti quali: ingombranti, pile e batterie, farmaci, oli minerali e vegetali, Raee (rifiuti elettronici) ecc. Per quanto riguarda i Raee di origine urbana sono state raccolte 23.117 tonnellate, corrispondenti a 5,2 Kg/ab.

Figura 1 – Emilia-Romagna, andamento della produzione totale e pro capite di rifiuti urbani a scala regionale, 2001-2016. Fonte: Elaborazioni Arpae sui dati provenienti dal modulo Comuni dell’applicativo ORSO.

La gestione dei rifiuti urbani
Il sistema di raccolta tradizionalmente più diffuso in Emilia-Romagna per la raccolta differenziata è ancora quello che utilizza contenitori stradali, che ne intercetta il 33%, seguito dai 371 centri di raccolta ai quali viene conferito il 30%; il sistema “porta a porta/domiciliare” riguarda il 19%, mentre tutti gli “altri sistemi di raccolta” (esempio raccolte effettuate esclusivamente c/o Utenze Non Domestiche, rifiuti abbandonati, verde pubblico, ecc.) hanno riguardato il 14% e il 4% è stato raccolto previa chiamata/prenotazione da parte dell’utente.

I rifiuti indifferenziati residui ammontano a 1.132.866 t, che corrispondono a 254 kg/ab. Nell’anno 2016 si registrano significativi miglioramenti nel ciclo di gestione dei rifiuti urbani indifferenziati con una diminuzione rispetto al 2015, di circa il 9%, dei rifiuti smaltiti in  discarica pari a 141.674 t , a fronte di un pari aumento % di rifiuti avviati a incenerimento; diminuiscono, anche se di poco (1%), i rifiuti avviati a biostabilizzazione per la produzione della frazione organica stabilizzata (FOS), mentre rimangono percentualmente stabili i rifiuti indifferenziati avviati a recupero.

Figura 2 – Emilia-Romagna, gestione complessiva dei rifiuti urbani a scala regionale, 2016. Elaborazioni Arpae sui dati provenienti dal modulo Comuni e dal modulo impianti dell’applicativo ORSO.

L’analisi dei dati conferma un sistema impiantistico dedicato alla gestione dei rifiuti urbani indifferenziati in grado di soddisfare completamente il fabbisogno di smaltimento regionale, che per il 2016 ha coinvolto:
– 5 impianti di trattamento meccanico-biologico
– 4 impianti di trattamento meccanico
– 8 inceneritori
– 8 discariche
– 13 piattaforme di stoccaggio/trasbordo
– 1 impianto dedicato al trattamento dei rifiuti da spazzamento.

Nel corso del 2016 il ministero dell’Ambiente ha inteso uniformare a livello nazionale la metodologia di calcolo della raccolta differenziata, e il 26 maggio 2016 ha emanato il decreto ministeriale “Linee guida per il calcolo della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani” (pubblicato sulla GU Serie generale n.146 del 24 giugno 2016) recepito dalla Regione Emilia-Romagna con la delibera della Giunta regionale n. 2218/2016. In Emilia-Romagna la nuova metodologia entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2017, per i dati relativi al 2017.

Paolo Gironi, Maria Concetta Peronace, Veronica Rumberti
Arpae Emilia-Romagna

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