Ambiente, città lombarde più green

I risultati dell’analisi, effettuata da Coldiretti Lombardia su dati Istat, sono stati presentati a fine novembre al Politecnico di Milano, in occasione del convegno “Alberi di qualità per le città del futuro. La produzione vivaistica tra mercato, regole e cambiamenti climatici” in programma a Mantova. Dallo studio emerge che il verde urbano pubblico in Lombardia è aumentato del 6,4% in un quinquennio e ha raggiunto nei capoluoghi di provincia oltre 63 milioni di metri quadrati, che corrispondono a una disponibilità media a livello regionale di 34,2 metri quadri per abitante

Durante l’incontro, organizzato da Coldiretti Lombardia e Assofloro Lombardia in occasione del primo Forum Mondiale delle Foreste Urbane promosso dalla Fao, è stata sottolineata l’importanza della qualità degli alberi utilizzati in ambito urbano, ma anche la necessità di perseguire un adeguato controllo da affidare a professionisti del settore.

In Lombardia la disponibilità di verde urbano pubblico varia da un capoluogo all’altro: se a Sondrio si contano 316,9 metri quadrati a testa, a Monza sono 70,7 metri quadrati pro capite, a Como sono 69,4 metri quadrati. Seguono Mantova con 49,9; Lodi con 43,7; Cremona con 31,3 metri quadrati a testa; Brescia con 23,1 metri quadrati pro capite; Pavia con 22,5; Bergamo con 22,2; Varese con 18,5; Milano con 17,9 e infine Lecco con 14,2 metri quadrati a testa.

Nella regione, si contano inoltre 188 alberi con caratteri di monumentalità che vedono tra le specie più rappresentative cedri e platani, querce, bagolari, ippocastani, tassi, gelsi e pioppi.

La Coldiretti ha anche stilato la prima top ten delle piante mangia smog – dall’Acero riccio alla Betulla verrucosa, dal Ginkgo Biloba al Bagolaro, dal Frassino comune all’Ontano nero, dal Tiglio selvatico all’Olmo –  che anche nel proprio giardino sono capaci di ripulire l’aria da migliaia di chili di anidride carbonica e sostanze inquinanti come le polveri PM10. In proposito, la Federazione lombarda giudica positiva l’introduzione in manovra del “bonus verde” con detrazioni del 36% per la cura del verde privato come terrazzi e giardini, anche condominiali.

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