Gli effetti della crisi energetica sulla qualità dell’aria: le considerazioni di Arpa FVG

La crisi energetica connessa alla tristemente note vicende belliche in Ucraina ha spinto diversi Stati dell’Europa a razionalizzare e cercare di contenere i propri consumi energetici. In questo contesto il Ministero della Transizione Energetica ha varato il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale, che prevede diverse azioni declinate in maniera diversa per le varie zone del territorio italiano.

Tra le misure adottate vi è anche quella della riduzione di un grado nella temperatura all’interno degli edifici. Questa misura, oltre a ridurre i consumi energetici, consentirà anche un significativo contenimento nelle emissioni di sostanze inquinanti, in particolare polveri e ossidi di azoto, stimata in circa il 6%.

Vi sono però altri aspetti che vanno presi in considerazione. A causa dell’alto costo del gas per il riscaldamento, è probabile che molte persone cercheranno di utilizzare fonti energetiche alternative, quali ad esempio la legna.

In generale la legna è un ottimo vettore energetico in quanto, se proveniente da foreste locali correttamente gestite, è una fonte energetica rinnovabile che deve però essere correttamente bruciata in modo da ridurre le emissioni di polveri e residui incombusti. Una corretta combustione è ambientalmente e economicamente sostenibile. Dobbiamo infatti ricordare che quando una stufa “fuma”, non sta bruciando correttamente la legna: sta quindi sprecando energia e, letteralmente, sta “mandando in fumo” i nostri soldi.

In generale, per poter rendere efficiente la combustione, riducendo quindi gli sprechi e l’inquinamento, è importante la manutenzione periodica degli impianti termici e la pulizia delle canne fumarie ad essi asservite, che devono essere eseguite da personale qualificato.

Per le stufe e impianti che utilizzano i ciocchi di legno, comunque, è anche molto importante la modalità con la quale la legna viene accesa. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, infatti, per ridurre gli sprechi e l’emissione di fumo è necessario posizionare i ciocchi nella camera di combustione in modo che tra di essi ci sia sufficiente “aria”, mettendo i ciocchi più grossi in basso e quelli più fini in alto e avviando il fuoco con degli starter ecologici proprio dalla parte superiore della pira che abbiamo costruito. In questo modo le fiamme bruceranno sin dall’inizio la parte dei composti volatili che la legna contiene, che sono anche i più inquinanti, riducendo la formazione del fumo e ottimizzando la combustione.

Al fine di aiutare le persone a mettere in pratica questa procedura semplice, ma non molto intuitiva, Arpa FVG ha predisposto sia una brochure informativa che un video tutorial. Molto altro materiale informativo sulla corretta gestione delle stufe può essere reperito dal portale del progetto LIFE-EU PREPAIR.

L’auspicio è che questa situazione di crisi possa aumentare la sensibilità ambientale e che le buone pratiche apprese in merito al risparmio e alla riduzione degli impatti ambientali possano diventare automatismo e normalità.

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