Le previsioni SNPA dell’ozono utilizzando i servizi di Copernicus

Nel 2016 ISPRA e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) hanno sottoscritto un accordo quadro di programma finalizzato a favorire la collaborazione nella programmazione e realizzazione di attività nel campo dell’osservazione della terra e nelle materie scientifiche di comune interesse. Il progetto “Piattaforma Tematica del Sentinel Collaborative GS per la Qualità dell’Aria”, è il primo dei progetti scaturiti dall’accordo e prevede lo sviluppo di un componente di una piattaforma tematica dedicata alla valutazione, previsione e gestione della qualità dell’aria sull’intero territorio nazionale con l’obiettivo di realizzare, in forma operativa sperimentale, un servizio intermedio tra i prodotti della piattaforma europea Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS) ed i servizi locali prodotti dall’SNPA.

Il progetto, sotto la responsabilità di ISPRA e con il coordinamento scientifico di ARPAE, prevede la partecipazione di diverse ARPA in qualità di “utente operativo”, ovvero con la partecipazione diretta alla realizzazione di alcuni obiettivi specifici del progetto, e di altre in qualità di “utente finale attivo”, con il compito di collaborare nelle fasi di test e benchmark.

Il servizio operativo sperimentale, implementato da ARPAE su risorse di calcolo messe a disposizione dal Servizio Idro Meteo Clima (SIMC), permette la valutazione e previsione (fino a 72 ore) della qualità dell’aria su tutto il territorio nazionale con risoluzione temporale oraria e risoluzione spaziale di 7×7 km. È basato sulle simulazioni numeriche ottenute dal modello fotochimico di trasporto e dispersione CHIMERE che utilizza come dati di ingresso le condizioni iniziali ed al contorno del modello globale CAMS, i dati meteorologici del modello nazionale COSMO ed i dati di emissione dell’inventario nazionale ISPRA. Inoltre in una unica piattaforma è possibile visualizzare sistemi modellistici a scala nazionale e regionale e i dati in tempo quasi reale (near-real time) raccolti sul territorio dalle Agenzie per la protezione dell’ambiente delle regioni e delle province autonome (ARPA e APPA) e forniti da ISPRA. 

Le figure seguenti mostrano le previsioni a 72 ore dei livelli massimi orari di ozono sul territorio italiano per i giorni 27, 28 1, e 3 agosto messe a confronto con gli stessi livelli registrati il 25 luglio.

Figura 1. Livelli massimi orari delle concentrazioni di ozono in Italia. Simulazioni modellistiche del 25 luglio 2020.

Si può osservare come in generale nel periodo estivo i livelli di ozono si mantengano su livelli abbastanza alti (compresi mediamente tra 120 e 140 g/m3) come illustrato a titolo esemplificativo dalla figura relativa al 25 luglio. Il “motore fotochimico” è attivo e, nelle ore centrali della giornata di massima insolazione, questi sono i livelli normalmente rilevati. 

Figura 2. Livelli massimi orari delle concentrazioni di ozono in Italia, previste per il 27 luglio 2020 prodotte il 25 luglio.

Figura 3. Livelli massimi orari delle concentrazioni di ozono in Italia, previste per il 28 luglio 2020 prodotte il 26 luglio.

Figura 4. Livelli massimi orari delle concentrazioni di ozono in Italia, previste per il 1 agosto 2020 prodotte il 30 luglio.

Figura 5. Livelli massimi orari delle concentrazioni di ozono in Italia, previste per il 3 agosto 2020 prodotte il 1 agosto.

L’evoluzione dell’episodio concluso come previsto il 3 agosto (vedi figura 5 ) è ben illustrato in figura 6 dove sono mostrate le concentrazioni orarie di ozono (dati near real time) sulla pianura padana 

Figura 6. Box plot delle concentrazioni orarie di ozono (near real time) in pianura padana 

Come illustrato dalle figure relative al 27, 28 e 1 agosto sono state previste dal modello le condizioni che possono determinare gli episodi di smog fotochimico, con valori massimi orari sensibilmente più elevati rispetto alla media stagionale (aree evidenziate in arancione-rosso nelle mappe).In questi casi si verificano i superamenti della soglia di informazione e, con minore frequenza, della soglia di allarme. Poter prevedere questi eventi è molto importante. In questi casi infatti le regioni o le province autonome sono tenute ad informare il pubblico in modo adeguato e tempestivo. L’SNPA attraverso i siti delle varie agenzie contribuisce quotidianamente a fornire tali informazioni insieme a consigli rivolti alle persone maggiormente suscettibili (anziani, bambini, soggetti affetti da patologie cardio-respiratorie).

Giorgio Cattani (ISPRA)  e Michele Stortini (ARPAE) 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.