Ondata di calore in tutta Italia

La struttura anticiclonica che sta interessando la nostra penisola causa valori massimi superiori ai 40°C.

Non è la prima ondata di calore che nella stagione estiva deve affrontare l’Italia. Ma precisamente cos’è una ondata di calore?

Le ondate di calore si verificano quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione. Queste condizioni meteorologiche possono rappresentare un rischio per la salute della popolazione.

I problemi alla salute possono insorgere nel momento in cui le condizioni alterano il sistema di regolazione della temperatura corporea. Normalmente, il corpo si raffredda sudando, ma in certe condizioni fisiche e ambientali questo non è sufficiente. Se, ad esempio, l’umidità è molto elevata, il sudore non evapora rapidamente e il calore corporeo non viene eliminato efficacemente. La temperatura del corpo, quindi, aumenta rapidamente e può arrivare a danneggiare diversi organi vitali e il cervello stesso.

Infatti, gli studi dimostrano che l’esposizione prolungata alle condizioni sopra-descritte può essere associata ad effetti sulla salute umana sia lievi (insolazione, crampi, svenimenti edema) sia più gravi (disidratazione, congestione, colpo di calore) con un impatto maggiore per alcune categorie di persone.

Le persone maggiormente a rischio sono: gli anziani, i neonati e bambini, persone che assumono determinati farmaci o persone di qualsiasi età, anche giovani, che fanno esercizio fisico o svolgono un lavoro intenso all’aria aperta.

Per difendersi dal caldo ci sono alcune semplici e apparentemente banali regole comportamentali:
– non uscire nelle ore più calde
– schermare finestre esposte a sud con tende o oscuranti regolabili che blocchino il passaggio di luce ma non quello dell’aria
– bere molti liquidi
– moderare l’assunzione di bevande contenenti caffeina o alcolici
– fare pasti leggeri
– vestire comodi e leggeri
– evitare esercizio fisico nelle ore più calde

Per maggiori approfondimenti.

Piemonte

Il picco del caldo sul Piemonte sarà raggiunto tra martedì 18 e mercoledì 19 luglio, quando sulle Alpi occidentali sarà presente una forte ventilazione da ovest che indurrà una compressione delle masse d’aria con ulteriore riscaldamento. Nella serata di mercoledì le condizioni di foehn  dovrebbero interessare anche le vallate alpine comprese tra Pellice e Ticino.

Pressione in quota a 5500 m circa prevista per le ore 18 UTC del 17 luglio 2023

L’anomalia termica positiva sarà intorno ai 4-5°C; la media delle temperature massime sulle zone pianeggianti sarà sui 32-33°C, con valori di 34°C sull’area urbana di Torino e picchi di 37-38°C sul basso Piemonte. Le temperature minime in pianura saranno mediamente sui 20-21°C con picchi di 24-25°C quindi superiori alla soglia dei 20°C che individua le notti definite “tropicali”.  Lo zero termico raggiungerà i 4700-4800 m.

L’umidità relativa dovrebbe essere intorno all’80% nelle ore notturne e al 40% in quelle diurne, con un’umidità media giornaliera del 60% quindi sarà un caldo considerato afoso; il föhn previsto per mercoledì notte dovrebbe determinare una diminuzione dell’umidità notturna che si attesterà sul 50%.

Giovedì le temperature si manterranno ancora su valori elevati, ma si avrà un primo leggero calo, in quanto la struttura anticiclonica tenderà ad abbassarsi di latitudine a causa dell’azione di una depressione presente sull’Europa centro-settentrionale.

Una diminuzione più marcata delle temperature è attesa tra venerdì e sabato quando una saccatura atlantica dovrebbe transitare sul Piemonte causando instabilità diffusa. Si tratta tuttavia di una previsione che dovrà essere confermata nei prossimi giorni.

Arpa Piemonte pubblica  ogni giorno, dal 15 maggio al 30 settembre, i bollettini dedicati alla prevenzione dei danni alla salute derivanti da condizioni di caldo-umido. Contengono informazioni e previsioni di tipo meteorologico e sanitario per i tre giorni successivi che consentono, in particolare ai soggetti più sensibili, di adottare comportamenti e precauzioni per difendersi dagli effetti dannosi del caldo e alle istituzioni di mettere in atto tempestivamente le misure e gli interventi preventivi più efficaci per la tutela della salute.

C’è anche un BOT dedicato su Telegram  – @ondatedicalorePIE dove è possibile scaricare i bollettini aggiornati quotidianamente.

Emilia-Romagna

Sulla base delle previsioni di Arpae, è stata emessa un’allerta di protezione civile per martedì 18 luglio, quando sono previste temperature massime superiori a 38 °C in tutta la pianura regionale, con esclusione della fascia costiera.

È previsto forte di disagio bioclimatico in tutta l’area di pianura e nelle principali città fino a giovedì 20 luglio.

Le previsioni su 3 giorni del disagio bioclimatico, basato sull’indice di Thom, sono emesse giornalmente e disponibili sul sito web di Arpae Emilia-Romagna.

Lombardia

Negli ultimi giorni in Lombardia le temperature massime sulla pianura si sono attestate tra 32-36 °C, con punte massime fino a 37 °C tra le province di Cremona e Mantova; in pieno centro a Milano si sono raggiunti i 36 °C nella giornata di lunedì 17. Caldo intenso anche nei fondivalle alpini posti a bassa quota, come nel caso di Sondrio che ha registrato punte di 34 °C sia lunedì 17 che martedì 18. Elevate anche le temperature notturne, con valori in pianura diffusamente tra 20-25 °C.

Il disagio da calore, aggravato dagli elevati tassi di umidità, è tuttora forte su tutte le province di pianura e moderato nei fondivalle alpini. Nei prossimi giorni crescerà la probabilità di temporali, anche forti, su Alpi e Prealpi, mentre da giovedì i temporali diverranno via via più probabili anche sui settori pianeggianti; questa situazione favorirà un calo delle temperature fino ad un ritorno a valori più consoni per il periodo entro la giornata di venerdì, a cui faranno seguito giornate più fresche con valori massimi sotto i 30 °C e probabili nuove piogge.

Tutti i bollettini meteorologici emessi da Arpa Lombardia a questo LINK

Friuli Venezia Giulia

Anche sul Friuli Venezia Giulia persiste aria molto calda e afosa, con correnti da ovest in quota. Martedì sono previste temperature massime che potranno raggiungere anche 36 °C in pianura e 32 °C sulla costa. Mercoledì si potranno raggiungere invece i 34° in pianura e 31° sulla costa. Da martedì sera il parziale arretramento dell’anticiclone, con il passaggio di masse d’aria a tratti più fresche e umide in quota, favorirà un aumento generale dell’instabilità con temporali che potranno essere forti.

Durante l’estate ARPA FVG – OSMER elabora l’indice di disagio bioclimatico di Thom “Discomfort Index” per il programma regionale di contrasto degli effetti dannosi sulla salute delle ondate di calore della Direzione centrale salute integrazione sociosanitaria politiche sociali e famiglia – Promozione della salute e Prevenzione, alla quale si rimanda per consigli sanitari e attività correlate.

Nell’immagine si riporta la previsione del DI per la giornata di martedì 18 luglio. Le aree regionali si colorano per il livello di disagio corrispondente qualora in un punto il valore medio giornaliero superi la soglia di 23, 25, 26 o 25 per tre giorni consecutivi, o il valore massimo giornaliero superi la soglia di 26, 28, 29 o 28 per tre giorni consecutivi. Sono consultabili anche le misure e le previsioni orarie per diverse località della regione, che l’utente può selezionare. Le mappe e le previsioni del DI per il FVG sono pubblicate a questa pagina.

Campania

Nelle giornate del 17 e 18 luglio è previsto il superamento della “soglia di informazione” per l’ozono, definita dal decreto legislativo e pari a 180 microgrammi per metro cubo, su tutte le zone del territorio regionale con la sola eccezione di quelle montane.

Pertanto, nella fascia pomeridiana, l’Agenzia ambientale della Campania suggerisce di adottare le seguenti precauzioni:
evitare attività ricreative con esercizio fisico intenso all’aperto; evitare, nei lavori all’aperto, di concentrare nella fascia pomeridiana le attività faticose e effettuare pause in zone o strutture ombreggiate; per i soggetti più sensibili (bambini, anziani, asmatici o persone affette da malattie dell’apparato respiratorio), evitare la permanenza prolungata all’aria aperta.

Consulta l’avviso integrale

Veneto

In Veneto temperature ancora ben superiori alla media, con tempo in prevalenza stabile in pianura e variabilità pomeridiana sulle zone montane, con possibilità di isolati rovesci e temporali. Da mercoledì la pressione comincerà lentamente a cedere, influenzata da una una vasta area depressionaria sull’Europa settentrionale che tenderà a spingersi verso sud.

Il Centro funzionale decentrato della Protezione civile del Veneto, sulla base delle informazioni meteorologiche di Arpav, ha diffuso il bollettino di vigilanza per disagio fisico.

Le notti tropicali e la durata delle ondate di calore, numero di giorni con temperatura massima maggiore di 5 °C rispetto alla media per almeno 5 giorni consecutivi, sono due degli indicatori scelti da Arpa Veneto e da Arpa Friuli Venezia Giulia nelle proiezioni climatiche per valutare gli impatti dei cambiamenti climatici nel prossimo futuro.

Nell’ambito della Piattaforma Proiezioni Climatiche per il nord-est le simulazioni per questi indicatori prevedono per il 2100 un aumento significativo in assenza di decise azioni di mitigazione che possano contenere l’emissione di gas serra in atmosfera e il conseguente aumento delle temperature.


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