Illuminazione della Torre della Specola a Padova: le misure del flusso luminoso

L’illuminazione dei monumenti nel rispetto dell’ambiente notturno costituisce una sfida per i progettisti. L’osservatorio per l’inquinamento luminoso di Arpav collabora con i Comuni per rendere gli impianti di illuminazione pubblica meno inquinanti

In Veneto la legge regionale 17/09 sull’inquinamento luminoso ed il risparmio energetico prevede specifici limiti per gli edifici di interesse storico, architettonico o monumentale, che garantiscono un’illuminazione di pregio in grado di valorizzare gli aspetti artistici coniugandoli con la sostenibilità ambientale. La legge prevede un esplicito ruolo di ARPAV nel supporto ai Comuni sul tema dell’inquinamento luminoso anche nella fase di progettazione illuminotecnica, che mira a garantire per i nuovi impianti la piena conformità alla legislazione vigente e una riduzione dei consumi energetici a favore di una migliore qualità di illuminazione.

In occasione della progettazione del nuovo impianto di illuminazione esterna della Specola, la Torre che dal 1767 ha svolto la funzione di Osservatorio Astronomico, è stato costituito un gruppo di lavoro composto da Comune di Padova, ARPAV, INAF – Osservatorio Astronomico di Padova,  AcegasApsAmga SpA e iGuzzini SpA. L’evento di inaugurazione del nuovo sistema di illuminazione della Torre della Specola si è tenuto il 29 settembre 2017, in occasione della Notte europea dei Ricercatori.

ARPAV ha avuto il compito di indirizzare e valutare la conformità della progettazione alla legislazione regionale; la scheda tecnica descrive le misurazioni dell’impianto condotte dai tecnici dell’Agenzia in base alle quali è stato possibile ottimizzare la regolazione della potenza dei singoli proiettori, minimizzandone l’impatto ambientale. Lo spegnimento totale giornaliero dell’impianto è previsto alle ore 24.00, a meno di eventi particolari: la ridotta fruizione nelle ore notturne infatti non giustifica l’illuminazione dell’edificio durante tutta la notte.

L’esperienza svolta può essere di guida nella realizzazione di impianti di illuminazione architettonica in altre situazioni analoghe, consapevoli che oggi la nuove tecnologie a disposizione, se ben progettate ed utilizzate, consentono di limitare l’impatto ambientale e l’inquinamento luminoso. Nel caso della Specola la dispersione di luce verso l’alto, non utile per l’illuminazione dell’edificio, è irrisoria, pari a quella prodotta da un lampione stradale.

Scheda tecnica dell’attività di misura del flusso luminoso

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