Prospettive a medio-termine: la situazione rispetto ai nuovi limiti proposti dalla Commissione Europea entro il 2030 e alle linee guida dell’OMS

Prospettive a medio-termine: la situazione rispetto ai nuovi limiti proposti dalla Commissione Europea entro il 2030 e alle linee guida dell’OMS

PM10

Per quanto riguarda il PM10, l’OMS individua come limite inferiore di esposizione media annuale il valore di 15 µg/m³ (“Air quality guideline level” o “livello di riferimento”).

Nel 2022 sono stati registrati superamenti della soglia di 20 µg/m³, individuata nella proposta di direttiva come limite da raggiungere entro il 1 gennaio 2030, nel 66% delle stazioni, con superamenti diffusi ed estesi a tutto il paese, con le sole eccezioni della provincia autonoma di Bolzano e della Basilicata. L’obiettivo per il valore limite giornaliero (45 µg/m³ da non superare più di 18 volte in un anno) risulta superato nel 49% delle stazioni.

PM2,5
Per quanto riguarda il PM2,5, l’OMS individua come limite inferiore di esposizione media annuale il valore di 5 µg/m³ (“Air quality guideline level” o “livello di riferimento”). Nella proposta al Consiglio di revisione delle Direttive Europee sono stati individuati come limiti da rispettare entro il 2030 il valore di 10 µg/m³ per la media annuale e la soglia giornaliera di 25 µg/m³ da non superare più di 18 volte in un anno.

A tale proposito si può osservare che nel 2022 la distanza rispetto a tali limiti, certamente più ambiziosi rispetto agli attuali, è notevole: sono stati registrati superamenti del futuro valore limite annuale nel 78,3% delle stazioni. L’obiettivo per il valore limite giornaliero (25 µg/m³ da non superare più di 18 volte in un anno) risulta superato nel 53,3% delle stazioni.

NO2

Per quanto riguarda il biossido di azoto, l’OMS individua come limite inferiore di esposizione media annuale il valore di 10 µg/m³ (“Air quality guideline level” o “livello di riferimento”).

Nella proposta al Consiglio di revisione delle Direttive Europee sono stati individuati come limiti da rispettare entro il 2030 il valore di 20 µg/m³ per la media annuale e la soglia di 50 µg/m³ per la media giornaliera, da non superare più di 18 volte in un anno. A tale proposito si può osservare che nel 2022 la distanza rispetto a tali limiti, certamente più ambiziosi rispetto agli attuali, è notevole: sono stati registrati superamenti del possibile futuro valore limite annuale nel 42,5% delle stazioni in tutto il territorio nazionale.

O3

Riguardo all’ozono, nella proposta di direttiva viene indicato come nuovo obiettivo a lungo termine il valore di 100 µg/m³ per il 99° percentile delle medie massime giornaliere calcolate su otto ore, che coincide con il valore di riferimento OMS (in pratica sarebbero ammessi non più di tre superamenti del valore di 100 µg/m³).

Attualmente tale livello è largamente superato in quasi tutte le stazioni di monitoraggio del territorio nazionale (301 stazioni su 329 pari al 91%).

Indice

Nota stampa

Introduzione

Il contesto socio-economico e i possibili riflessi sulle emissioni di inquinanti atmosferici

Il quadro meteorologico

PM10: la situazione nel 2022

PM10: l’andamento tendenziale

PM2,5: la situazione nel 2022

PM2,5: l’andamento tendenziale

NO2: la situazione nel 2022

NO2: l’andamento tendenziale

Ozono: la situazione nel 2022

Ozono: l’andamento tendenziale

Le sfide per il futuro a medio-termine

→ Prospettive a medio-termine: la situazione rispetto ai nuovi limiti proposti dalla Commissione Europea entro il 2030 e alle linee guida dell’OMS

Snpa e l’informazione sulla qualità dell’aria

Note metodologiche