Monitoraggio del territorio e del consumo di suolo

Monitoraggio del territorio e del consumo di suolo

Composizione della Rete (RR-Tem V.4)

  • Coordinatore: Michele Munafò (Ispra)
  • Giorgio Zanvettor (Appa Bolzano)
  • Luigi Dattola (Arpa Calabria)
  • Francesca De Falco (Arpa Campania)
  • Vittorio Marletto (Arpae Emilia-Romagna)
  • Paola Giacomich (Arpa Friuli Venezia Giulia)
  • Alessandro Grillo (Arpa Lazio)
  • Emanuele Scotti (Arpa Liguria)
  • Dario Bellingeri (Arpa Lombardia)
  • Roberto Brascugli (Arpa Marche)
  • Enrico Bonansea (Arpa Piemonte)
  • Vito La Ghezza e Benedetta Radicchio (Arpa Puglia)
  • Elisabetta Benedetti (Arpa Sardegna)
  • Domenico Galvano (Arpa Sicilia)
  • Cinzia Licciardello e Antonio Di Marco (Arpa Toscana)
  • Raffaella Canepel (Appa Trento)
  • Luca Tamburi (Arpa Umbria)
  • Fabrizia Joly (Arpa Valle D’Aosta)
  • Paolo Giandon (Arpa Veneto)

Finalità della Rete

La Rete dei referenti “Monitoraggio del territorio e del consumo di suolo” (RR-Tem V.4) assicura le attività di monitoraggio del territorio e del consumo di suolo in Italia previste dalla legge istitutiva del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), fornendo il quadro aggiornato annualmente dei processi di trasformazione che continuano a causare la perdita di una risorsa fondamentale, il suolo, con le sue funzioni e i relativi servizi ecosistemici. 

Il Rapporto annuale [che viene realizzato dalla Rete analizza l’evoluzione del consumo di suolo all’interno di un più ampio quadro delle trasformazioni territoriali ai diversi livelli, attraverso indicatori utili a valutare le caratteristiche e le tendenze del consumo e fornisce valutazioni sull’impatto della crescita della copertura artificiale del suolo, con particolare attenzione alle funzioni naturali perdute o minacciate. 

I dati aggiornati sono prodotti con un dettaglio a scala nazionale, regionale e comunale, grazie all’impegno di ISPRA e della gran parte delle Agenzie per la protezione dell’ambiente delle Regioni e delle Province Autonome, in un lavoro congiunto di monitoraggio svolto anche utilizzando le migliori informazioni che le nuove tecnologie sono in grado di offrire e le informazioni derivanti da satelliti di osservazione della terra, tra cui quelle del programma Copernicus. È infatti compito del Sistema seguire le trasformazioni del territorio e la perdita di suolo naturale, agricolo e seminaturale, inteso come risorsa ambientale essenziale e fondamentalmente non rinnovabile, vitale per il nostro ambiente, il nostro benessere e la nostra stessa economia. Questo ruolo di sentinella è fondamentale in considerazione degli obiettivi comunitari e globali sull’azzeramento del consumo e del degrado del suolo e della fase di attesa di una normativa nazionale compiuta, che ci auguriamo possa garantire il progressivo rallentamento e il rapido azzeramento del consumo di suolo netto in Italia.

I dati completi del consumo del suolo, dello stato di artificializzazione del territorio e delle diverse forme insediative presenti sono rilasciati in formato aperto e liberamente accessibili []e rappresentano uno strumento conoscitivo che il Sistema mette a disposizione dell’intera comunità istituzionale e scientifica nazionale e al contempo utile a fornire ai responsabili delle decisioni a livello locale informazioni specifiche per limitare, mitigare o compensare l’impermeabilizzazione del suolo e per la pianificazione urbanistica e territoriale. 

Gli indicatori e la cartografia aggiornati annualmente permettono, infatti, di individuare e di rappresentare tutte le trasformazioni individuate sul territorio e di valutare l’impatto della crescita della copertura artificiale con particolare attenzione alla mappatura e alla valutazione dei servizi ecosistemici del suolo, alla frammentazione del territorio e alle metriche del paesaggio.

Notizie sul consumo di suolo


Metodologie adottate

La cartografia nazionale del consumo di suolo viene prodotta e pubblicata su base raster (griglia regolare) con una risoluzione di 10 metri e i cambiamenti annuali sono classificati secondo queste categorie:

  • consumo di suolo permanente: edifici, fabbricati; strade asfaltate; sede ferroviaria; aeroporti (piste e aree di movimentazione impermeabili/pavimentate); porti (banchine e aree di movimentazione impermeabili/pavimentate); altre aree impermeabili/pavimentate non edificate (piazzali, parcheggi, cortili, campi sportivi); serre permanenti pavimentate; discariche;
  • consumo di suolo reversibile: strade sterrate; cantieri e altre aree in terra battuta (piazzali, parcheggi, cortili, campi sportivi, depositi permanenti di materiale); aree estrattive non rinaturalizzate; cave in falda; campi fotovoltaici a terra; altre coperture artificiali non connesse alle attività agricole la cui rimozione ripristina le condizioni iniziali del suolo.

Le elaborazioni seguono una metodologia omogenea e prevedono un processo con le seguenti fasi:

  • acquisizione dei dati di input (immagini Sentinel1 e 2, altre immagini satellitari disponibili, dati ancillari); 
  • pre-processamento dei dati;
  • classificazione semi-automatica della serie temporale completa dell’anno in corso e dell’anno precedente di Sentinel1 e 2;
  • produzione di una cartografia preliminare;
  • fotointerpretazione multitemporale completa dell’intero territorio ed editing a scala di dettaglio (≥1:5.000);
  • revisione della serie storica;
  • rasterizzazione;
  • validazione;
  • mosaicatura nazionale e riproiezione in un sistema equivalente (ETRS_1989_LAEA);
  • elaborazione e restituzione di dati e indicatori.