Il ritorno dell’istrice in Liguria: le segnalazioni nel savonese

Le ultime segnalazioni giunte all’Osservatorio Ligure della Biodiversità (Li.Bi.Oss) gestito da Arpa Liguria, ci offrono lo spunto per parlare di una specie dall’aspetto decisamente caratteristico, l’istrice (Hystrix cristata).

Di origine africana, introdotta nella penisola italiana in un’epoca storica non ben definita, ha colonizzato stabilmente la parte centrale e orientale della Liguria dal 2000 in poi.  Particolare è invece la sua “storia” a Ponente, dove è stata segnalata negli anni ’70 in diverse località dell’albenganese; nei decenni successivi, invece, nonostante il suo aspetto appariscente e la consuetudine nel perdere gli aculei, si sono avute due sole osservazioni, ad Andora nel 1999 e a Villanova d’Albenga nel 2010.

Negli ultimi mesi l’istrice è stata ripetutamente segnalata nel territorio della provincia di Savona compreso tra l’alta val Bormida e il Finalese. Se si tratti di un’espansione del nucleo storico, di una nuova colonizzazione da territori limitrofi o altro è ancora presto per dirlo, ma sicuramente ogni osservazione è importante per conoscere e tutelare al meglio la biodiversità.

Dal 2021, inoltre, tutti possono contribuire più facilmente alla conoscenza della biodiversità ligure grazie utilizzo dell’app Li.bi.oss

L’immagine è tratta da un fototrappola installata nel Parco Nazionale delle Cinque Terre (Credits: Daniele Duradoni).

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