Esiti dei controlli prestagionali sulle acque di balneazione in Campania

Con i prelievi dei primi di maggio Arpac ha completato i controlli cosiddetti “prestagionali” previsti dalla normativa, da eseguire prima dell’apertura della stagione balneare per valutare la salubrità delle 328 acque adibite alla balneazione in Campania e garantire ai bagnanti la fruizione di spiagge senza rischi per la salute derivanti da eventuali contaminazioni di tipo fecale.

Complessivamente sono stati prelevati 400 campioni di acqua di mare dai tecnici dei Dipartimenti di Napoli, Caserta e Salerno dell’Arpa Campania a bordo della flotta nautica agenziale coordinata dalla UO Mare della Direzione Tecnica. I prelievi sono stati effettuati nei punti specificati dal calendario regionale definiti “routinari”, in quelli aggiuntivi “di studio” e in punti emergenziali a seguito di avvistamento di anomalie in mare (colorazione, schiume, mucillagini, eccetera).

Tutti i campioni sono stati analizzati dai Laboratori Arpac per la ricerca dei parametri batteriologici (Escherichia Coli ed Enterococchi intestinali)  ritenuti dall’Organizzazione mondiale della sanità indicatori di inquinamento fecale e pertanto determinati la balneabilità di ciascuna acqua adibita all’uso balneare della Campania.

Dai dati di laboratorio sono stati rilevati superamenti dei valori limite di legge in provincia di Napoli nel Comune di Serrara Fontana ad Ischia (Acqua di balneazione “Sant’Angelo”) e nel Comune di Sant’Agnello (Acqua di balneazione “Punta San Francesco”). Un caso non conforme ai valori limite di legge anche nel Comune di Portici nell’acqua di balneazione denominata “Le Mortelle”.

Esiti non conformi ai limiti normativi anche a Salerno nell’acqua di balneazione denominata “Spiaggia a sud del Porto Arechi” e nell’acqua denominata “Sp. Libera tra il Fuorni e il Picentino”.  Il divieto si estende anche nelle acque limitrofe del comune di Pontecagnano Faiano “Sud Picentino” e “Denteferro”.

Valori eccedenti i limiti di legge sono stati rilevati nei punti di “Studio”, fissati laddove si prevede un maggior rischio di contaminazione, dell’acqua “Ex cartiera” di Castellammare di Stabia, acqua che ha raggiunto lo status di qualità “sufficiente” in base all’ultima classificazione regionale, e nel PS dell’acqua di balneazione denominata “Spiaggia a sud del Porto Arechi” a Salerno. In dette aree viene pertanto sconsigliata la balneazione. Superamenti dei  valori di legge anche nel PS a “Ex Bagno Rex” del Comune di Portici, acqua però di qualità scarsa e pertanto già in divieto di balneazione. 

Come primo provvedimento, Arpac ha provveduto a comunicare alle Amministrazioni comunali pertinenti gli esiti sfavorevoli dei campionamenti per le conseguenziali emissioni delle ordinanze sindacali di divieto alla balneazione. Contestualmente, attraverso il diretto coinvolgimento delle amministrazioni locali, è stato attivato l’iter procedurale per l’individuazione delle probabili cause che hanno determinato la contaminazione fecale delle acque. Ciò al fine di poter attuare le misure per il loro risanamento ed effettuare i successivi campionamenti attestanti il rientro dei valori analitici nei limiti di legge con la riammissione alla balneazione mediante apposita ordinanza sindacale di revoca del divieto.  

In esito ai prelievi supplementari effettuati in data 9 maggio nel Comune di Serrara Fontana a Sant’Angelo viene però confermato il vigente divieto di balneazione. Le cause dell’inquinamento sono probabilmente da ricercare in un malfunzionamento dell’esistente condotta fognaria sottomarina sita nel mare di Sant’Angelo che avrebbe potuto provocare la fuoriuscita di liquami. 

I risultati analitici conformi ai limiti normativi, invece,  dei campioni prelevati in data 12 maggio nel Comune di Sant’Agnello e Portici hanno consentito la riammissione alla balneazione delle acque in divieto temporaneo.

Analogamente per la provincia di Salerno i prelievi supplementari eseguiti il 10 maggio hanno fatto registrare il rientro dei valori di legge dei parametri microbiologici determinanti la balneabilità pertanto sono stati revocati i vigenti divieti di balneazione.

Sulla base dell’ispezione visiva sono stati effettuati anche campionamenti in emergenza in tre acque di balneazione nei Comuni di:

  • Piano di Sorrento (Na) nell’acqua denominata “Parco Lamaro” per la presenza di chiazze di mucillagini di colore marrone
  • Sant’Agnello (Na) nell’acqua denominata “Punta San Francesco” a circa 70 metri dal prelievo routinario per la presenza di una decina di metri quadri di chiazze marroni di schiuma e analoga colorazione dell’acqua.
  • Sessa Aurunca (Ce) nell’acqua denominata “Baia Azzurra” per la presenza di colorazione anomala di colore marrone e dense strie di schiuma marrone

In tutti i campioni prelevati in emergenza sono state effettuate determinazioni analitiche per la ricerca di parametri aggiuntivi ai microbiologici quali  idrocarburi, fitoplancton e tensioattivi indicatori di contaminazione da scarichi civili. Valori difformi per gli esiti microbiologici solo nel prelievo effettuato nel Comune di Sant’Agnello a Punta San Francesco. In attesa di riscontro gli esiti degli altri parametri indagati che necessitano di tempi più lunghi di risposta rispetto alle analisi microbiologiche.

Tutti i risultati del monitoraggio, come di consueto, sono resi pubblici in tempo reale sui siti istituzionali di Arpac e del Ministero della Salute, attraverso l’app “Arpac Balneazione” per dispositivi mobili e per casi più salienti tramite il profilo Twitter dell’Arpa Campania.

Emma Lionetti, Lucio De Maio – Arpa Campania

e.lionetti@arpacampania.it

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