Rifiuti marini sulle spiagge venete. I primi risultati del progetto europeo Marless

1125

Mascherine, flaconi di solari, tappi di plastica, bottiglie, sacchetti di alimenti e soprattutto mozziconi di sigaretta sono i principali rifiuti abbandonati sulle spiagge venete. Le informazioni provengono dagli operatori balneari veneti che hanno aderito all’iniziativa di raccolta e catalogazione dei rifiuti promossa quest’estate dal progetto europeo Marless. Gli stabilimenti sono Marina di Venezia, Consorzio Arenili Marina di Caorle, Unionmare Veneto, Bibione Mare Spa, Euro beach Jesolo e Eraclea Beach. A questi si aggiungono dodici operatori tra Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Puglia, regioni partner del progetto, e quattro operatori della costa istriana.

L’attività in Veneto è coordinata da Arpa Veneto ed è stata realizzata con la collaborazione della Regione del Veneto e della conferenza dei sindaci del litorale veneto. Durerà fino alla fine della stagione balneare e sarà riproposta l’anno prossimo. I dati saranno utilizzati per individuare nuove linee di intervento per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti in mare e sulle spiagge e per proteggere l’ambiente marino.

Insieme alla raccolta degli oggetti su spiaggia, nel progetto Marless saranno impiegate anche altre tecnologie e approcci innovativi e sostenibili per catturare e monitorare i rifiuti in mare, come seabin nei porti, cioè cestini raccoglitori di oggetti che galleggiano, droni, barriere fluviali e azioni di pesca di rifiuti.

Marless (MARine Litter cross-border awarenESS and innovation actions), finanziato nell’ambito del progetto Interreg Italia-Croazia, ha l’obiettivo di affrontare il problema dei rifiuti marini dell’Adriatico studiando le molteplici fonti di inquinamento e sviluppando azioni mirate a ridurre i costi ambientali e socio-economici. Arpav si occupa della gestione complessiva del progetto e del coordinamento delle attività, e contribuisce allo sviluppo di una strategia di monitoraggio condivisa fra le due sponde dell’Adriatico. Con questo progetto l’Agenzia conferma l’impegno a collaborare con altre istituzioni ed enti di ricerca scientifica per cercare soluzioni sostenibili a contrastare i fattori di inquinamento.

Le attività di raccolta e rimozione dei rifiuti marini sono uno degli ambiti di intervento di Marless che promuove anche iniziative di prevenzione e di educazione ambientale rivolte alla cittadinanza, al settore turistico e alle scuole. Si occupa, inoltre, di analizzare e raccogliere buone pratiche per condividerle tra diversi territori e studiare gli aspetti normativi e regolatori per migliorare l’efficacia degli interventi.

Marless coinvolge 13 partner: sette italiani (ARPAV come lead partner, Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, Regione del Veneto, Università di Bologna, Fondazione Cetacea, Regione Emilia Romagna e Regione Puglia) e sei Croati (Ministero dell’Ambiente e dell’Energia, Agenzia di Sviluppo dell’area Dubrovnik-Neretva, Università di Dubrovnik, Istituto Ruder Boskovic, Regione dell’Istria e l’Agenzia per l’Energia Istriana).

Per saperne di più

Marless

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.