Il tratto del fiume Chiese a Casalmoro (Mn) dove si sono svolte le prove di interconfronto

Monitoraggio biologico dei corsi d’acqua, a Casalmoro (Mn) prove di interconfronto fra le Agenzie ambientali

Ventotto operatori provenienti da cinque diverse agenzie ambientali (ARPA Lombardia, APPA Bolzano, ARPA Piemonte, ARPAT Toscana e ARPAV Veneto) hanno partecipato alle prove valutative interlaboratorio (ISPRA-IC067 e ISPRA-IC068) che si sono svolte recentemente lungo un tratto del fiume Chiese a Casalmoro (MN).

Il momento di confronto, organizzato da ARPA Lombardia con il coordinamento dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), ha riguardato il monitoraggio degli elementi biologici dei corsi d’acqua. Le prove, infatti, sono riservate alle strutture delle Agenzie Ambientali dell’SNPA che eseguono i campionamenti e le analisi biologiche (diatomee e macroinvertebrati) dei corsi d’acqua e si propongono di confrontare i risultati relativi alla determinazione degli indici utilizzati per la classificazione dello stato ecologico di questi ambienti ai sensi della Direttiva Quadro Acque (2000/60/CE).

Dal 2015 l’Agenzia lombarda organizza queste iniziative. Da quest’anno ISPRA ne ha preso in carico il coordinamento, tramite un accordo di collaborazione con ARPA Lombardia, con l’obiettivo di organizzare prove valutative interlaboratorio in regime di accreditamento, in base alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17043.

Durante le prove sono stati prelevati campioni di diatomee e macroinvertebrati con una prima analisi in campo. Le analisi successive proseguiranno nei rispettivi laboratori dei partecipanti che dovranno trasmettere i risultati il prossimo settembre per le successive elaborazioni.

Le prove valutative rivestono una notevole importanza nell’ambito dei programmi di assicurazione di qualità delle Agenzie, le quali sono tenute a produrre dati affidabili, di qualità accertata e verificabili. La partecipazione e il confronto fra personale qualificato è di notevole importanza per assicurare che i risultati del monitoraggio biologico dei corpi idrici, sia nella fase di campo sia in quella di laboratorio, siano confrontabili con le stesse competenze da parte di tutti gli operatori.

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