Uno scatto per raccontare il cambiamento
Ispra e Snpa rinnovano l’iniziativa del contest fotografico per coinvolgere professionisti, amatori del mondo della fotografia del paesaggio e della street photography e chiunque voglia testimoniare l’effetto del consumo di suolo sul territorio, di come i nuovi cantieri, gli edifici, le nuove infrastrutture e i capannoni industriali, la logistica e la grande distribuzione, hanno modificato e continuano a modificare profondamente l’assetto del paesaggio.
Il concorso è aperto a tutti e le immagini possono essere scattate su tutto il territorio nazionale con qualsiasi dispositivo fotografico digitale o analogico.
La premiazione avrà luogo a Roma, in occasione della presentazione dei nuovi dati sul consumo di suolo, dove verranno esposte le foto selezionate. L’immagine vincitrice del concorso verrà utilizzata come copertina del Rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici”.
La scadenza è il 30 settembre 2025.
Le immagini devono essere inviate all’indirizzo land@isprambiente.it con le indicazioni riportate di seguito:
- formato .jpeg o .png ad almeno 300 dpi;
- il file deve essere rinominato con nome e cognome del concorrente, nome_cognome.jpeg;
- specificare la data dello scatto e aggiungere una breve descrizione dell’immagine nel corpo della mail o allegando un file di testo;
- compilare e firmare la liberatoria/autorizzazione alla pubblicazione delle immagini, scaricabile cliccando sul seguente link.
Ottima idea indire questo concorso perché siamo in mano a sindaci cui non frega niente circa il consumo di suolo , cioè della nostra salute, preferiscono che entrino soldi nelle casse dei comuni sotto forma di oneri e tasse varie. Mi fanno schifo.
Bravissimi voi invece, continuate così a far vedere questi scempi col cemento sul suolo
La consapevolezza dell’emergenza climatica é fondamentale, ma soprattutto non ancora sufficientemente apprezzata. Se veramente ognuno di noi facesse il famoso piccolo gesto pratico e quotidiano (+bicicletta e -auto, consumare meno acqua in bagno, consegnare gli olii usati al consorzio di recupero, ecc.) paradossalmente sarebbe più importante delle tante leggi messe in campo.
Ce la faremo?
Grazie per l’iniziativa!!