Qualità dell'aria bacino padano

Le misure antismog nel bacino padano

Sono state riattivate dal 1° ottobre 2021 le misure previste dai piani regionali per il risanamento della qualità dell’aria nel bacino padano, anche in seguito all’accordo tra le Regioni interessate (in Piemonte i provvedimenti sono in vigore dal 15 settembre). Sostanzialmente confermati i provvedimenti in essere a partire da gennaio 2021. Le limitazioni permanenti alla circolazione per i veicoli Euro 4 Diesel saranno introdotte solo al termine dello stato di emergenza sanitaria nazionale, al momento fissato al 31 dicembre 2021. Di seguito i dettagli per ogni regione.

PIEMONTE

A partire dal 15 settembre e sino al 15 aprile sono in vigore le disposizioni previste dal nuovo protocollo antismog e conseguentemente riprende la pubblicazione dei  prodotti informativi che  Arpa Piemonte mette a disposizione sul proprio sito istituzionale:

 il bollettino dei livelli del protocollo antismog: il bollettino è emesso tre volte alla settimana nei giorni stabiliti di controllo (lunedì, mercoledì e venerdì)

– il report con i dati giornalieri di particolato PM10 misurati dagli strumenti automatici del SRRQA (Sistema Regionale di Rilevamento della Qualità dell’Aria), aggiornato ogni mattina in tempo reale

– il  bollettino delle stime previsionali di PM10  che fornisce le mappe regionali delle stime di concentrazione media giornaliera di PM10 su ciascun comune piemontese per la giornata di emissione ed i due giorni successivi.

Rispetto alle precedenti disposizioni, sono estese le aree di applicazione a tutti i comuni localizzati nelle zone Agglomerato di Torino, Pianura e Collina.  Per il settore trasporti le limitazioni si applicano a tutti i comuni localizzati nella zona Agglomerato di Torino e ai comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti localizzati nelle zone Pianure e Collina, per un totale di 76 comuni coinvolti.

Maggiori informazioni: Arpa Piemonte

LOMBARDIA

Dal 1° ottobre al 31 marzo sono attivate, in caso episodi di accumulo del Pm10, le misure antismog temporanee. Tali misure si articolano su due livelli, in base al superamento continuativo del limite giornaliero per il PM10 registrato dalle stazioni di riferimento

Le misure di primo livello si attivano dopo 4 giorni di superamento continuativo del limite giornaliero per il PM10. Relativamente al traffico, si attivano nei Comuni con oltre 30.000 abitanti e in quelli aderenti su base volontaria in Fascia 1 e 2, dove si applica il divieto di utilizzo delle autovetture di classe fino a euro 4 diesel, comprese quelle dotati di filtro antiparticolato, dalle ore 8.30 alle ore 18.30. Per quanto riguarda le misure su riscaldamento e agricoltura, le limitazioni si applicano a tutti i comuni delle province interessate dai superamenti continuativi mediante: divieto di utilizzo di generatori di calore domestici a biomassa legnosa, in presenza d’impianto di riscaldamento alternativo, con emissioni inferiori o uguali a 3 stelle; limite a 19 gradi centigradi delle temperature all’interno degli edifici, con tolleranza di 2 gradi. Altri divieti ancora: tutte le combustioni all’aperto (quelle da residui vegetali, falò rituali, barbecue e fuochi d’artificio) e per quanto riguarda l’agricoltura, divieto di spandimento dei reflui zootecnici, salvo iniezione diretta o interramento immediato.

Le misure di secondo livello si attivano dopo 10 giorni di superamento continuativo del limite giornaliero per il PM10. In questo caso è previsto il blocco alla circolazione di tutti i veicoli Euro 4 diesel privati e commerciali, anche se con filtro antiparticolato (Fap). Inoltre, è previsto il divieto di utilizzo impianti a biomassa fino a 4 stelle comprese (in tutto il territorio provinciale dove sono attivate le misure). Rimane valido il divieto di spandimento dei reflui zootecnici come nelle limitazioni di 1° livello e il divieto di combustioni all’aperto. Raccomandazione di potenziare lo smartworking.

Le limitazioni permanenti per i veicoli inquinanti sono:

  • per i veicoli benzina Euro 0 e Euro 1 e diesel da Euro 0 a Euro 3 compreso dal lunedì al venerdì, dalle ore 7,30 alle ore 19,30, dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno in Fascia 1 e 2;
  • per i motoveicoli e ciclomotori a due tempi Euro 0 dal lunedì alla domenica a tutte le ore del giorno (24 ore su 24) dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno in tutto il territorio regionale;
  • per i motoveicoli e ciclomotori a due tempi Euro 1 dal lunedì al venerdì, dalle ore 7,30 alle ore 19,30, dal 1° ottobre al 31 marzo di ogni anno in Fascia 1;
  • per i veicoli Euro 4 diesel dal lunedì al venerdì, dalle ore 7,30 alle ore 19,30, dal 1° ottobre al 31 marzo di ogni anno in Fascia 1 e dei Comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti appartenenti alla Fascia 2. Per gli stessi veicoli è ancora in vigore la sospensione dell’avvio delle limitazioni disposta dalla Ordinanza del Presidente della Regione Lombardia n. 675 del 8/1/2021, valida fino alla cessazione dello stato di emergenza nazionale per epidemia da COVID-19, ad oggi individuato nella data del 31/12/2021.

Ulteriori misure permanenti riguardano l’utilizzo dei generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa in base alla classificazione ambientale posseduta e il divieto di combustione all’aperto dei residui vegetali.

Maggiori informazioni: Arpa Lombardia

VENETO

Dal 1 ottobre al 30 aprile riprende l’emissione del Bollettino dei Livelli di Allerta PM10 che mostra il livello di allerta in relazione ai superamenti del valore limite giornaliero di PM10 per ciascun comune della regione, ad eccezione di quelli ricadenti nella zona “Prealpi e Alpi”.

Quest’anno ci sono importanti novità, come previsto dalla Regione del Veneto (Delibera della Giunta Regionale 238/2021), infatti, cambiano le modalità di valutazione dei livelli di allerta di PM10. Il bollettino sarà emesso il lunedì, mercoledì e venerdì̀ e si considerano i superamenti consecutivi del valore limite giornaliero del PM10 misurati fino al giorno precedente e i dati previsti dal modello SPIAIR per il giorno in corso e i due successivi.

Restano invariati i due livelli di allerta: il livello di allerta 1 (arancione) si attiva, a partire dal giorno successivo a quello di valutazione, con 4 giorni consecutivi misurati e previsti di superamento del limite di legge giornaliero del PM10), mentre il livello di allerta 2 (rosso) si attua con 10 giorni consecutivi misurati e previsti di superamento di tale limite.

Anche per le aree per le quali avverrà l’emissione del Bollettino non sono previste variazioni. L’emissione del bollettino dei livelli di allerta avviene per tutti i Comuni del Veneto, ad esclusione di quelli inseriti nell’area “Alpi e Prealpi” dove, negli ultimi 10 anni, i livelli di concentrazione di PM10 sono stati tali da rispettare sia il valore limite annuale che il valore limite giornaliero.

Maggiori informazioni: Arpa Veneto

EMILIA-ROMAGNA

Dal 1 ottobre al 30 aprile le misure strutturali prevedono nei comuni di pianura est e ovest dell’Emilia-Romagna con popolazione inferiore ai 30mila abitanti il divieto di circolazione nei centri abitati dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 18.30, per i veicoli privati euro 0 ed euro 1.

Nei 30 comuni con popolazione superiore a 30mila abitanti, ai quali si aggiungono quelli dell’agglomerato di Bologna e i tre comuni che hanno aderito volontariamente all’accordo Pair (Fiorano Modenese, Rubiera, Maranello), non potranno circolare dal lunedì al venerdì, dalle 8,30 alle 18.30, i veicoli diesel fino a euro 3, benzina fino a euro 2, benzina/metano e benzina/Gpl fino a euro 1, ciclomotori e motoveicoli fino a euro 1. Vengono inoltre confermate le quattro domeniche ecologiche al mese con estensione delle limitazioni alla circolazione, previste per i giorni feriali, anche ai veicoli diesel Euro 4.

Confermato il divieto di utilizzo, in presenza di riscaldamento alternativo delle caldaie inferiori alle 3 stelle nei comuni classificati non montani, situati cioè sotto i 300 metri di altitudine e dei camini aperti. Proprio su questo punto la Regione ha aperto un bando, finanziato con 11,5 milioni di euro, per aiutare i cittadini residenti nei Comuni di pianura est, ovest e in quelli dell’agglomerato di Bologna a sostituire le vecchie caldaie con apparecchi meno inquinanti a 5 stelle o pompe di calore. Confermato anche il divieto di abbruciamento dei residui vegetali, agricoli o forestali in tutti i comuni di pianura.

Per quanto riguarda le misure emergenziali, che scattano quando si prevede il superamento del valore limite giornaliero di PM10 per tre giorni consecutivi, nulla cambia rispetto a quanto già previsto a inizio anno per tutti i comuni di pianura, compresi lo stop alla circolazione dei diesel Euro 4 nei 30 Comuni dell’Emilia-Romagna con popolazione superiore a 30mila abitanti, più quelli dell’agglomerato di Bologna e quelli che hanno aderito in modo volontario al Pair così come viene confermato per i veicoli il divieto di tenere il motore acceso durante la sosta, anche al semaforo mentre si attende il verde. E poi il divieto di utilizzo di caldaie inferiori alle 4 stelle in tutti i comuni di pianura, l’abbassamento di 1 grado nelle case (massimo 19°C) e nelle aziende (massimo 17°C); il divieto di spandimento di liquami zootecnici in agricoltura.

Maggiori informazioni: www.liberiamolaria.it 

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