In concomitanza con l’avvio della stagione balneare 2025, Arpam ha presentato i risultati del monitoraggio algale svolto nel corso del 2024 lungo la costa marchigiana. L’attività rientra nel programma nazionale di sorveglianza delle acque di balneazione e viene condotta ogni anno tra luglio e ottobre, con l’obiettivo di rilevare eventuali fioriture microalgali, monitorare la presenza di specie tossiche e valutare i parametri ambientali che influenzano lo stato ecologico dei corpi idrici costieri.
Il monitoraggio ha interessato oltre 30 stazioni marine distribuite su 11 transetti perpendicolari alla costa, da 500 fino a 3.000 metri al largo.
Fioriture presenti, ma sotto controllo
Nel corso dell’anno sono stati registrati tre episodi di fioritura fitoplanctonica:
- A gennaio, un’estesa proliferazione di Skeletonema spp. lungo gran parte del litorale;
- Ad aprile, un picco localizzato nel transetto del Conero, con dominanza di Chaetoceros socialis e presenza di Pseudonitzschia spp., quest’ultima potenzialmente tossica ma rilevata in basse concentrazioni;
- A ottobre, una nuova fioritura di Chaetoceros socialis tra il porto di Ancona e la spiaggia del Passetto.
Tutte le specie identificate, escluse le Pseudonitzschia, non presentano tossicità, e nessuna ha causato problematiche sanitarie o ambientali.
Assente l’alga tossica Ostreopsis cf. ovata
Elemento di rilievo è l’assenza totale della microalga tossica Ostreopsis cf. ovata, abitualmente rilevata lungo la costa marchigiana durante i mesi estivi. Il monitoraggio di routine, effettuato da luglio a ottobre in tutte le stazioni previste, non ha mai evidenziato la sua presenza. Una possibile causa potrebbe essere la concomitante presenza di mucillagini, che potrebbe averne ostacolato la proliferazione.
Ritorno delle mucillagini: fenomeno da monitorare
Nel 2024 è infatti tornato a manifestarsi il fenomeno delle mucillagini, assente da diversi anni. Gli affioramenti di materiale mucillaginoso in decomposizione sono stati osservati in particolare lungo il tratto nord della costa, tra Pesaro e Ancona, durante il periodo estivo. Il fenomeno si è dissolto naturalmente con l’abbassamento delle temperature e il rimescolamento delle acque autunnali. È stata anche rilevata la presenza della microalga Gonyaulax fragilis, associata in letteratura alla formazione delle mucillagini e a fenomeni di fluorescenza notturna.

Parametri ambientali e indice TRIX
I dati raccolti nel 2024 evidenziano una condizione ambientale complessivamente stabile:
- L’ossigeno disciolto è rimasto vicino alla saturazione per tutto l’anno, senza episodi di anossia;
- La clorofilla “a”, indicatore di biomassa fitoplanctonica, ha mostrato un gradiente decrescente da nord a sud, con valori massimi nei mesi invernali;
- Tra i nutrienti, si segnalano picchi di azoto nei mesi più piovosi (gennaio e marzo) e di fosforo a luglio, in corrispondenza delle mucillagini.
L’indice trofico TRIX, utilizzato per valutare lo stato ecologico delle acque marino-costiere, ha indicato una qualità generalmente buona. A nord di Ancona (da Gabicce a Senigallia), le acque risultano moderatamente produttive, con occasionali intorbidimenti. A sud del Conero, i livelli di trofia sono più bassi e le acque appaiono limpide e poco produttive.
Conclusioni
Il monitoraggio 2024 condotto da ARPAM conferma che le acque costiere marchigiane mantengono un buon stato ecologico, senza episodi di proliferazione tossica. Le fioriture rilevate sono state contenute e senza conseguenze per la salute pubblica. L’assenza di Ostreopsis ovata rappresenta un dato anomalo ma positivo, mentre la ricomparsa delle mucillagini invita a mantenere alta l’attenzione su fenomeni eutrofici in evoluzione.
📄 Il report completo è disponibile sul sito ARPA Marche: www.arpa.marche.it