Nucleare, aggiornamento sulla Carta nazionale Cnapi e sugli impianti in Piemonte

Consegnato dall’Ispra un aggiornamento della Carta aree potenzialmente idonee. A Torino si è riunito lo scorso 7 marzo il “Tavolo della trasparenza sul nucleare in Piemonte”. 

Ispra ha consegnato nei giorni scorsi al ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e al ministero dello Sviluppo economico un aggiornamento della relazione prevista dal Dlgs 31/2010 sulla proposta di Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (CNAPI) alla localizzazione del Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi predisposta dalla Sogin SpA.

L’aggiornamento della relazione si è reso necessario a seguito della trasmissione all’Istituto, nello scorso mese di gennaio, da parte della Sogin, di una comunicazione, con allegata documentazione, riguardante alcune modifiche apportate alla proposta di CNAPI del 2015 in relazione ad alcuni aggiornamenti, intervenuti successivamente al 2015, nei database di riferimento utilizzati per l’elaborazione della proposta. Leggi la notizia sul sito dell’Ispra.


Tavolo della trasparenza sul nucleare in Piemonte

Obiettivo dell’incontro tenutosi a Torino lo scorso 7 marzo è stato fare il punto sull’avanzamento delle attività di disattivazione degli impianti nucleari piemontesi di Trino, Saluggia e Bosco Marengo e sulle altre problematiche relative al nucleare in regione. 

Gli argomenti al centro del dibattito sono stati il trasporto del combustibile irraggiato in Francia, la situazione degli impianti in Piemonte, la novità dell’istituzione dell’Ispettorato nazionale per la sicurezza del nucleare (Isin), in attesa della sua piena operatività, e le evoluzioni a livello governativo in merito all’iter per il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi.
La Società di gestione degli impianti nucleari ha relazionato sul programma del trattamento dei rifiuti radioattivi solidi asserendo che Bosco Marengo sarà il primo impianto nucleare italiano nel quale terminerà il decommissioning.
I controlli di Arpa Piemonte nelle aree circostanti i siti continuano ad essere importanti in quanto la vetustà degli impianti impone di tenere alta l’attenzione sulle strutture. Leggi la notizia su Piemonteinforma.

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