L’Osservatorio è un sistema web based – https://drought.climateservices.it – che fornisce un servizio operativo semi-automatico, dettagliato e tempestivo per il monitoraggio della siccità.
La siccità è il secondo disastro, dopo le alluvioni, a colpire la popolazione e rispetto agli altri eventi estremi di origine naturale è un fenomeno complesso e strisciante, la cui intensità ed estensione spaziale sono estremamente variabili. “Una delle principali sfide nella lotta alla siccità” afferma Ramona Magno ricercatrice IBIMET-CNR, “è ridurre il divario fra l’insorgere e lo svilupparsi di un periodo secco e la risposta nella gestione delle emergenze legate alla siccità. Con questo obiettivo abbiamo sviluppato questo sistema di monitoraggio e previsione della siccità per dare un supporto tecnico su base scientifica a diversi tipi di utenti. Fornire informazioni tempestive ed affidabili ai decisori, ai gestori e agli utenti delle risorse idriche significa potenziare tanto le attività di monitoraggio e previsione, quanto la pianificazione di misure di mitigazione ed educazione della comunità.”
Un aspetto fondamentale che ha guidato lo sviluppo del progetto di ricerca è l’approccio Open Innovation, fondato sui concetti di Open Data, Open Source e Open Access, caratteristica distintiva dell’Osservatorio insieme all’espandibilità, flessibilità ed interoperabilità con altri servizi, pensati per rispondere al meglio ai bisogni dei vari utenti.
“Il servizio climatico sviluppato ad hoc a partire da un’infrastruttura di dati della ricerca di Istituto”, illustra Tiziana De Filippis ricercatrice IBIMET-CNR, “integra dati a terra e da satellite utilizzando soluzioni Open Source e servizi standard interoperabili per i dati geografici, per produrre indici di vegetazione e di pioggia in grado di seguire l’occorrenza e l’evoluzione di un evento siccitoso. Grazie all’infrastruttura di dati spaziali interoperabile realizzata per l’Osservatorio Siccità siamo in grado di migliorare la diffusione di un’informazione completa, aggiornata e personalizzabile per diversi utenti, favorendo così il trasferimento del know-how della ricerca ad applicazioni operative.”
L’interfaccia WebGIS dell’infrastruttura permette di visualizzare su base geografica i dati relativi ai due tipi di indici utilizzati: indici diretti basati su dati meteo-climatici e indici indiretti basati sullo stato della vegetazione. Inoltre attraverso servizi web avanzati (API REST) è possibile scaricare i dati elaborati dal sistema in diversi formati come GeoTIFF e AAIGrid.
L’obiettivo e la sfida del gruppo di ricerca è quello di rendere questo progetto un laboratorio pronto a rispondere, con servizi operativi, alle richieste di informazioni tempestive di vari utenti. “Affrontare in modo scientificamente informato ondate di calore e siccità” conclude Massimiliano Pasqui ricercatore IBIMET-CNR, “è una componente fondamentale per sostenere la resilienza ambientale di un fenomeno che ha un impatto importante e crescenti ripercussioni tanto sui sistemi fisico, chimico e biologico quanto su aspetti socio-economici quali salute, agricoltura, ecosistemi naturali e turismo.”
Team di ricerca principale (in ordine alfabetico): Tiziana De Filippis, Edmondo Di Giuseppe, Ramona Magno, Massimiliano Pasqui, Elena Rapisardi, Leandro Rocchi.
Contatti: drought@climateservices.it