Consultazione pubblica sul Piano sociale per il clima (Psc)

Il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha avviato la terza e ultima fase della consultazione pubblica per la definizione del Piano sociale per il clima. Il Piano mira a mitigare gli impatti economici della transizione verde, con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili della popolazione e del tessuto produttivo: famiglie a basso reddito, microimprese, utenti dei settori del trasporto e del riscaldamento.

“Con il Piano sociale per il clima – spiega il ministro Gilberto Pichetto – vogliamo garantire che la transizione non lasci indietro nessuno. Il nostro impegno è quello di accompagnare cittadini, famiglie e imprese, soprattutto le più esposte, in questo percorso di cambiamento, rendendolo equo, inclusivo e sostenibile”. “La consultazione pubblica – aggiunge – è uno strumento fondamentale per costruire insieme politiche efficaci, basate sull’ascolto e sulla partecipazione. Mi auguro che tutti i soggetti interessati contribuiscano attivamente a questa fase finale, affinché il Piano possa riflettere in modo concreto le esigenze dei territori e delle persone”.

In particolare, questa fase ha l’obiettivo di raccogliere contributi e osservazioni da parte di cittadini, istituzioni, imprese, associazioni e altri portatori di interesse sulle misure e gli investimenti nazionali proposti, finalizzati ad accompagnare in modo equo e inclusivo la transizione ecologica, in particolare nel contesto del nuovo sistema ETS2.

La consultazione è aperta fino al 15 giugno 2025. La versione definitiva del Piano sarà trasmessa alla Commissione europea entro il 30 giugno 2025.

Per partecipare alla consultazione e inviare i propri contributi, è possibile accedere al seguente link.

Fonte: Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica

4 pensieri su “Consultazione pubblica sul Piano sociale per il clima (Psc)

  1. Spett.le Direzione Tecnica GSE, Spett.le Direzione Scientifica ISPRA, i primi 5 documenti non vedono e non sentono la montagna che vorrebbero scalare:
    non cè un albero accanto a una nuova casa di edilizia privata o nuova ERP; se non vi mettete in testa che per ogni pannello doveteassociare un cespuglio (mica un albero), se non ragionate interpretando un albero come il migliore dei climatizzatori in classe A+++, state perdendo una occasione per voi (decisori) e per gli altri che le subiranno (i cittadini).
    Il dovere di disciplina ed onore, che l’art. 54 Cost. richiede ai cittadini cui la collettività affida l’esercizio di funzioni pubbliche, investe con particolare forza coloro che, per mandato politico o per attributi professionali, assumono le responsabilità più alte.
    https://www.anticorruzione.it/-/conoscere-per-partecipare-la-strada-tracciata-dalla-trasparenza-amministrati-1
    FSC – presentazione e Misura Edilizia – A1_TED sociale sono scatole vuote se non riuscite a compredere che all’umanità non basterà neanche la fusione nucleare e/o l’idrogeno a basso costo, senza il rapporto di equilibrio col pianeta. [allego una relazione di ca. 6 anni fa, la parte utile è fino a pag. 17]
    Le terre rare, le batterie, le FR, eolico, FV, il nucleare, non serviranno a nulla senza la biodiversità. Dovete associare un’area a verde, una riforestazione urbana, un boschetto per intervento ERP, un giardinetto, non solo la pompa di calore e i pannelli fv. L’obiettivo che avete definito è in prospettiva quello di fornire a un tuareg un climatizzatore A+++ alimentato da pannelli fv sulla tenda; ma qualsiasi uomo del deserto sceglierebbe l’oasi.
    Stimati colleghi tecnici GSE, stimati colleghi tecnici ISPRA, vi chiedo un atto di coraggio: non slegate la tecnica dalla necessità reale, dal bisogno e dall’utilità in prospettiva, dal futuro che è già oggi. Avete uomini, donne, mezzi e risorse per creare un valore aggiunto inaspettato, che raddoppia il valore della vostra proposta e del vostro lavoro: tecnica, tecnologia ed equilibrio naturale, in osmosi e in simbiosi. Un pannello + un cespuglio, nel migliore dei casi un condizionatore e un albero.
    N.B.il portale GSE, sabato 07/06/25, non permetteva l’invio di contributi, ne di allegare file

  2. ribadisco che il portale GSE NON PERMETTE DI INVIARE NULLA; non permette di allegare un file pdf di 7 mb; gira anche a vuoto cercando invano di caricare il contributo scritto.
    non sembra una piattaforma all’altezza di ciò che si prefigge, la partecipazione

  3. buonpomeriggio, risposta inutile.
    non cè un link dedicato da parte del GSE che rimandi alla “Consultazione pubblica sul Piano sociale per il clima (Psc)”

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