Controllo ambientale delle emissioni climalteranti da discarica: risultati del progetto GARMOSAT

A poco più di un anno dal suo avvio formale, ARPA Lazio ha messo a punto un sistema di consultazione dati online in tempo reale per stimare le emissioni di gas climalteranti, mediante GARMOSAT (GARbage MOnitoring SATellite) un progetto che sviluppa servizi innovativi integrando dati satellitari e misure a terra.

Il progetto proposto da ARPA Lazio, che vede anche la partecipazione di partner attivi nel campo dell’Earth Observation e della ricerca, è stato selezionato nella prima Call for Ideas dell’iniziativa I4DP_PA (Innovation for Downstream Preparation – Public Administration) e si avvarrà quindi del cofinanziamento dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Il progetto ha prodotto un sistema di supporto decisionale fondamentale per il controllo efficace delle emissioni fuggitive di metano da discarica e la pronta risposta da parte degli enti preposti alla salvaguardia dell’ambiente mediante interventi mirati sul territorio.

L’area di studio scelta è una porzione all’interno della discarica di Malagrotta, la più grande d’Europa, che è stata per molti anni il principale sito di smaltimento dei rifiuti urbani del territorio comunale di Roma. Nell’area, attualmente in “gestione post‑operativa”, vengono effettuati con cadenza mensile campionamenti di composti organici volatili con flussimetro da campo e acquisizione di dati attraverso droni attrezzati con sensori specifici. Tutti i dati raccolti sono spazializzati mediante algoritmi previsionali e integrati con informazioni satellitari provenienti dalle costellazioni ESA Copernicus e ASI PRISMA, cosi da costituire un modello operativo efficace per l’individuazione immediata di hot-spot emissivi di gas serra.

“L’iniziativa di introdurre metodologie innovative quali quelle per l’Osservazione della Terra e l’utilizzo dei droni a supporto delle attività dell’ARPA Lazio – spiega il Direttore generale, dott. Tommaso Aureli – è fondamentale e ormai imprescindibile per il controllo delle fonti di pressione ambientale e il monitoraggio degli impatti sulle matrici, in grado di dare una risposta di sostenibilità rapida ed efficace ai cittadini e alle Istituzioni”. 

“Il progetto Garmosat – conclude Aureli – si inserisce in un contesto mondiale che considera essenziali il monitoraggio e il contenimento delle emissioni di metano, ma è anche espressione di un cambiamento di passo dell’ARPA Lazio nello sviluppo di strumenti in linea con l’innovazione tecnologica e, allo stesso tempo, fa parte di un percorso che l’Agenzia ha già avviato negli ultimi anni con la partecipazione attiva a progetti di ricerca di livello nazionale e internazionale (anche al fianco di partner del calibro di NASA e ASI) e con l’impegno di far crescere costantemente il proprio know-how tecnico e di formare e aggiornare il suo personale tecnico all’uso delle più avanzate tecnologie disponibili, ovviamente incluse quelle satellitari”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.