Workshop sulle diatomee bentoniche di lago

Anche Arpa FVG ha preso parte alla tre giorni dedicata allo studio delle diatomee di lago, indicatori chiave per monitorare l’impatto ambientale nei laghi italiani.

Le tre giornate di studio si sono svolte dal 21 al 23 maggio presso la sede del CNR-IRSA a Verbania (Lago Maggiore), ente che si occupa principalmente dello studio e della gestione delle risorse idriche, includendo aspetti di ecologia, qualità delle acque e impatti ambientali.

Arpa FVG ha collaborato con il CISBA (Centro Italiano Studi di Biologia Ambientale), su proposta del gruppo di lavoro diatomee, con il CNR-IRSA (Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Ricerca sulle Acque di Verbania), con Arpa Lombardia e con l’Università di Torino all’organizzazione dell’evento.

Durante i lavori è stato illustrato il protocollo di campionamento delle diatomee di lago secondo il Manuale ISPRA 111/2014 e l’applicazione dell’indice di qualità dei laghi adottato in Italia (EPI-L) basato sulla componente diatomee.

I partecipanti hanno potuto visionare direttamente in campo le operazioni di campionamento tramite una breve escursione sul Lago Mergozzo.

Sono state presentate inoltre esperienze di studio sulle diatomee in diversi ambienti lacustri (laghi proglaciali, d’alta quota, prealpini e di pianura alluvionale) da alcune agenzie ambientali e dalla Fondazione E. Mach di Trento, che hanno suscitato molto interesse e stimolato discussioni sulla tematica.

L’ultima sessione infine ha trattato approfondimenti tassonomici e aggiornamenti su alcuni gruppi di diatomee molto frequenti nei laghi.

Anche Arpa FVG ha effettuato un intervento dal titolo: “Analisi ecologiche e paleolimnologiche in due laghi d’alta quota dell’Italia settentrionale tramite l’utilizzo delle diatomee bentoniche”. Questo studio effettuato durante un lavoro di tesi, svolto presso l’Agenzia, è stato il frutto di una collaborazione tra l’Università di Trieste e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Torino e ha analizzato le diatomee di due laghi alpini di origine glaciale: il Lago Dimon, situato nelle Alpi Carniche in Friuli Venezia Giulia (Italia nord-orientale), e il Lago Sottano della Balma, situato nelle Alpi Lepontine in Piemonte (Italia nord-occidentale).

Gli obiettivi sono stati quelli di caratterizzare le comunità di diatomee litorali di entrambi i laghi e di indagare i cambiamenti temporali nel Lago della Balma tramite analisi paleolimnologiche. Entrambi i laghi ospitano comunità oligotrofiche rare e a rischio, con il Lago della Balma che mostra una maggiore diversità. Le differenze tra le comunità sono legate alle caratteristiche chimico-fisiche e al contesto geologico dei bacini, con pH, conduttività, ossigenazione e nutrienti come principali fattori determinanti.

Lo studio ha fornito dunque una prima dettagliata descrizione delle diatomee bentoniche di questi laghi e apre la strada a future ricerche per comprendere meglio i cambiamenti naturali e antropici.

Parte dei risultati di questa tesi sono stati anche pubblicati in un articolo dal titolo “Recent and subfossil diatom assemblages as indicators of environmental change (including fish introduction) in a high-mountain lake” sulla rivista Ecological Indicators (Volume 125, June 2021) che mostra come l’introduzione di pesci e altri fattori come il pascolo e il riscaldamento globale modifichino le comunità di diatomee, indicatori chiave per monitorare l’impatto ambientale nei laghi d’alta montagna, ecosistemi che fungono da sentinelle per la conservazione e la gestione sostenibile.

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