Un primo bilancio dell’andamento della qualità dell’aria in Lombardia durante l’anno 2019 è stato presentato a Milano, nella sede regionale di Palazzo Lombardia, nel corso della conferenza stampa indetta l’8 gennaio, dall’assessore all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, con la partecipazione di Stefano Cecchin, presidente di Arpa Lombardia.
Il report, illustrato da Guido Lanzani – responsabile qualità dell’aria dell’Agenzia, conferma per il PM10 un trend in progressivo miglioramento su base pluriennale riguardo alla concentrazione media annua, il cui limite di 40 µg/ m3 è stato rispettato in tutte le stazioni di rilevamento lombarde. Anche il numero di giorni di superamento di 50 µg/m3, benché in numerose stazioni della Lombardia ancora superiori ai 35 previsti dalla normativa, sono in costante diminuzione.
Analogamente al PM10, anche per il PM2.5 il dato 2019 conferma il trend in progressiva diminuzione nel corso degli anni, con dati in generale meno elevati che nel 2017 e, in buona parte delle stazioni, inferiori anche a quelli del 2018.
Anche il biossido di azoto (NO2) nel 2019 ha fatto registrare un andamento complessivamente in miglioramento su base pluriennale, con concentrazioni medie annue che anche in questo caso sono oscillate intorno (e spesso inferiori) a quelle del 2018, sebbene superamenti del valore limite sulla media annua (pari a 40 mg/m3) siano ancora presenti, in particolare in stazioni da traffico degli agglomerati urbani di Milano, compreso Monza, e Brescia.
Come ormai da anni, non sono stati registrati superamenti degli standard di legge permonossido di carbonio, benzene e biossido di zolfo, da tempo tutti con valori ben al di sotto dei limiti di legge.
A differenza degli altri inquinanti, l’ozono(O3) non mostra invece un andamento evidente negli anni. Anche durante il 2019, infatti, si sono registrati diffusi superamenti sia del valore obiettivo per la protezione della salute sia di quello per la protezione della vegetazione. In particolare, il valore obiettivo per la protezione della salute di non più di 25 giorni con la massima media mobile su 8 ore superiore a 120 mg/m3, risulta superato in tutte le province lombarde.
QA-2019-conf-stampa-08012020Prima settimana 2020
Il 2020 si è aperto in Lombardia con condizioni meteorologiche in gran parte sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti, con altra pressione, assenza di precipitazioni, frequenti inversioni termiche anche diurne e, generalmente, vento debole. Il primo giorno dell’anno, queste condizioni hanno determinato – anche a causa del contributo di botti e fuochi d’artificio – concentrazioni medie giornaliere di PM10 fino a 180 mg/m3 (triplicando in alcuni casi i valori del giorno precedente). In seguito, superamenti diffusi della concentrazione di 50 mg/m3, peraltro analoghi a quelli misurati in questa stagione nelle scorse annate, sono stati rilevati anche per più giorni consecutivi in diverse zone lombarde, compresa quella milanese. Le previsioni meteo per i prossimi giorni evidenziano condizioni di stabilità atmosferica, favorevole o neutra rispetto all’accumulo degli inquinanti.
Pertanto, con la piena ripresa delle attività antropiche è probabile che le concentrazioni di PM10 possano ancora superare i 50 mg/m3 almeno in una parte delle stazioni della rete di rilevamento.
Scarica qui il report completo: analisi anno 2019 rev 20191231_completo.pdf
e le slide: QA 2019 conf stampa 08012020.pdf