Incursione di sabbie sahariane in molte regioni d’Italia: Arta rileva superamenti in Abruzzo

Rilevate in molte regioni d’Italia particelle sospese di sabbia provenienti dal deserto del Sahara. Si tratta di un fenomeno inconsueto ma non rarissimo che periodicamente si presenta sulla penisola trasportando masse di aria calda e sabbia direttamente dall’entroterra sahariano verso il Mediterraneo centrale.

Abruzzo

La rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria gestita da Arta Abruzzo ha registrato, durante la scorsa settimana, l’incursione di particelle su tutta la regione. Ben sette misuratori di concentrazione di polveri PM10 su dieci, hanno rilevato superamenti del limite medio giornaliero di 50 µg/m3 (D.lgs. 155/2010).

24/10/2022      25/10/2022        26/10/2022       27/10/2022  

Concentrazione di PM 10 nelle stazioni di monitoraggio abruzzesi

Dal grafico è possibile osservare come l’incursione sia stata rilevata prima dalla stazione di L’Aquila – Parco Amiternum (25/10/2022), ed in seguito da altre sette stazioni di monitoraggio (26/10/2022), con il superamento del limite medio giornaliero.

La dinamica del fenomeno è stata prevista dal modello previsionale di qualità dell’aria “ForeChem – Chemical Weather (Air Quality) Forecast”, frutto della collaborazione tra Arta Abruzzo e CETEMPS – Center of Excellence Telesensing of Environment and Model Prediction of Severe events (Università degli Studi dell’Aquila).

Dal modello sono estratte le animazioni che seguono:

Simulazione concentrazione sabbie – Europa

Nell’immagine è possibile identificare l’incursione di sabbie sahariane che all’incirca dal 25/10/2022 ha interessato gran parte dell’Europa Meridionale.

Simulazione concentrazione sabbie – Abruzzo

Dal modello di dettaglio della Regione Abruzzo si evince, durante la mattina del 25/10/2022, una maggiore concentrazione che insiste su alcune aree della provincia dell’Aquila, fra cui proprio la conca aquilana dove è situata la stazione di L’Aquila – Parco Amiternum, che ha registrato il primo superamento.

Successivamente, durante la giornata del 26/10/2022, le polveri si sono distribuite in modo maggiormente omogeneo su tutto il territorio regionale, causando diffusi superamenti dei limiti previsti per il PM 10.

Lo sviluppo dell’andamento delle concentrazioni può essere influenzato da specifiche condizioni micrometeorologiche locali, che incidono sulla ricaduta al suolo delle polveri.

L’inquinamento atmosferico da polveri desertiche è un fenomeno naturale. Si precisa che i superamenti dovuti a fonti di origine naturale, secondo il Decreto Legislativo N.155 del 2010, non devono essere conteggiati ai fini del computo dei 35 superamenti annui del limite di media giornaliera previsto per il PM10 (pari a 50 µg/m3).

I dati sulle concentrazioni di inquinanti rilevate della rete regionale sono disponibili all’indirizzo: https://sira.artaabruzzo.it/#/stazioni-fisse .

Il modello previsionale è consultabile agli indirizzi: https://sira.artaabruzzo.it/#/modellistica e http://pumpkin.aquila.infn.it/forechem/.

Liguria

Anche Arpa Liguria ha rilevato valori di polveri riconducibili all’arrivo di sabbie dal Sahara a partire da sabato 22 ottobre e fino a giovedì 27 ottobre.

La giornata peggiore è stata quella di mercoledì 26 ottobre, quando si sono verificati superamenti su 14 stazioni della rete di monitoraggio (il valore più alto, 91 µg/m3, è stato registrato nella stazione di Vado – Aurelia). 

Vai alla notizia sul sito di Arpa Liguria

Lazio

Il territorio regionale del Lazio è stato fortemente colpito dal transito di sahariane, in particolare nei giorni 26-27-28 Ottobre, come mostrato nelle infografiche realizzate dall’ARPA Lazio.

Marche

Il fenomeno è stato riscontrato anche nella regione Marche nelle giornate dal 26 al 29 ottobre, quando le particelle sabbiose hanno determinato il verificarsi di picchi di concentrazione di PM10 in quasi tutto il territorio, con il picco maggiore di 116 µg/m³ registrato nella giornata del 26 ottobre.

Leggi la notizia sul sito di ARPA Marche

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