La costa dei Trabocchi - Patrimonio Unesco

La stagione balneare 2020 in Abruzzo

Mercoledì 5 agosto presso lo Stabilimento balneare Alcyone a Pescara, sono stati presentati da Arta Abruzzo i dati sul monitoraggio delle acque di balneazione sia marine che lacustri. All’incontro sono intervenuti l’Assessore all’Ambiente della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente, il Sindaco di Pescara, Carlo Masci, e il Direttore Generale dell’Arta Abruzzo, Maurizio Dionisio. 

Sindaco di Pescara e Direttore generale Arta Abruzzo

L’ARTA Abruzzo effettua il monitoraggio delle acque di balneazione su 126 chilometri di costa, dal comune di Martinsicuro fino a quello di San Salvo.

I punti di prelievo, individuati dalla Regione, sono in tutto 113 e vengono controllati mensilmente a partire dal mese di aprile fino al mese di settembre di ogni anno. Sono soggette invece a controlli quindicinali le acque temporaneamente interdette alla balneazione classificate di qualità scarsa per motivi igienico – sanitari assoggettate a misure di gestione, mentre le acque risultate scarse per cinque anni consecutivi, permanentemente non balneabili, sono anch’esse regolarmente monitorate con cadenza mensile.

I controlli sulle acque di balneazione sono estesi anche ai laghi di Scanno e Barrea; le acque lacustri sono risultate sempre idonee alla balneabilità.

L’Arta, a partire da quest’anno ha adottato, per le analisi sulle acque di balneazione, due nuove metodiche il cui utilizzo è stato raccomandato sia dal Ministero della Salute che dall’Istituto Superiore di Sanità: tali metodiche permettono di avere i risultati già dal giorno successivo ai campionamenti e quindi i Sindaci sono in grado di mettere in atto con maggiore tempestività le misure di gestione necessarie per la tutela della salute pubblica e dell’ambiente. 

POSTER-QUALITà-ACQUE-DI-BALNEAZIONE-ANNO-2020

Rispetto al 2019 si osserva per il 2020, una minore percentuale di campioni non conformi su tutta la costa con riferimento ai mesi di maggio giugno e luglio.

In merito al monitoraggio sulle acque di balneazione di Pescara, Montesilvano e Città Sant’Angelo, si è avuta una sola non conformità a maggio, rientrata al primo controllo di legge (prelievo suppletivo effettuato a 2 giorni dal campionamento routinario). La percentuale dei prelievi conformi si attesta intorno al 98%.

Riguardo al tratto di mare antistante via Leopardi, critico per la sua vicinanza alla foce del Fiume Pescara le analisi del piano di monitoraggio 2020 fino al mese di luglio, hanno dato sempre esito favorevole; il campionamento di controllo effettuato il 3 di agosto è risultato anch’esso conforme alle norme vigenti in materia.

POSTER-MONITORAGGIO-ACQUE-DI-BALNEAZIONE-2020

L’Arta ricerca inoltre, nelle acque di balneazione anche le alghe tossiche che sono state attenzionate dal legislatore con l’emanazione di specifiche Linee Guida, considerato il potenziale pericolo che tali organismi possono arrecare alla salute pubblica.

Vengono effettuati di norma ogni anno, da giugno a settembre, un numero di campionamenti pari a 80, prevalentemente un campionamento per ogni Comune. In particolare le alghe vengono ricercate in zone rocciose laddove il profilo delle acque di balneazione mostri una tendenza alla proliferazione di macroalghe o di fitoplancton marino; a Rocca San Giovanni sulla costa chietina, sono stati previsti a scopo cautelativo n. 3 punti di campionamento, dato che in quel tratto di mare spesso si verifica una massiccia fioritura di alghe tanto che, nel 2018, le analisi hanno rilevato anche la presenza di alghe tossiche e in particolare si è evidenziata Ostreopsis ovata, la specie di riferimento indicata nelle Linee Guida (si ricorda che il fenomeno è stato diffuso tramite notizie di stampa).

E’ infine opportuno anche evidenziare che il Distretto Provinciale di Pescara dell’Arta Abruzzo, è centro di riferimento regionale per gli studi sull’ecosistema marino, ed ha istituzionalmente assegnati progetti di valutazione sullo stato ecologico delle acque marino – costiere. In particolare si determinano i parametri chimico fisici e trofici delle acque e dei sedimenti andando a ricercare anche, eventuali sostanze contaminanti che possono arrecare danno alle comunità planctoniche e bentoniche, alla fauna ittica e alle varie specie di molluschi che popolano l’ecosistema marino.

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