Liguria al lavoro su ferrovie, strade e porti

Pur essendo la Liguria una regione di piccole dimensioni, la sua particolare orografia, la presenza di uno dei sistemi portuali più importanti dell’Europa meridionale e l’attrattività turistica della costa e dell’entroterra rendono necessario un numero rilevante di opere strategiche di interesse nazionale e regionale, le cosiddette grandi opere.

Quelle su cui è attualmente impegnata Arpal si possono ricondurre a tre filoni principali:

Opere stradali e autostradali

      • Nuova Aurelia Savona o Aurelia Bis: La variante alla SS1 Aurelia nel tratto Savona – Albisola Superiore si inserisce in un ampio contesto prodotto dalla necessità di dover adeguare l’intero sistema dei trasporti della Liguria. Il tracciato dell’opera, per un totale di 5138 metri, ha origine a Savona con uno svincolo lungo Corso Ricci, lo Svincolo Letimbro in prossimità dell’omonimo torrente a nord dell’autostrada, e termina nella zona del Torrente Sansobbia, con una bretella di collegamento alla viabilità comunale ed una rotatoria di raccordo alla viabilità provinciale e locale, nel territorio del comune di Albisola Superiore.
      • Nuova Aurelia La Spezia: La variante all’abitato della Spezia si configura come un’asse tangenziale alla città, che si sviluppa dalla zona di S. Benedetto, posta a nord–ovest della città, fino alla zona Melara, posta a est, ove si collega al raccordo autostradale, aggirando l’agglomerato urbano. Lo sviluppo complessivo, di circa 10 km, è stato diviso in tre lotti.
      • Nodo stradale e autostradale di Genova adeguamento del sistema A7-A10-A12 (Gronda di Ponente): la nuova infrastruttura si allaccia agli svincoli che delimitano l’area cittadina (Genova Est, Genova Ovest, Bolzaneto), si connette con la direttrice dell’A26 a Voltri, sfruttandone l’allacciamento già esistente con lo svincolo portuale e si ricongiunge con l’A10 in loc. Vesima, con uno sviluppo convenzionale di 28,4 km.

Porti

    • Piattaforma multipurpose di Vado Ligure: La piattaforma multipurpose nel bacino di Vado Ligure è l’intervento centrale del Piano Regolatore del porto di Savona Vado, ratificato con DCR n. 22 del 10 agosto 2005. Si tratta della costruzione di un’espansione a mare che accoglierà un terminal container per navi sopra i 10.000 TEU, con capacità di movimentazione annua a regime di 720.000 TEU, e gli impianti delle attività rinfusiere già esistenti.

Ferrovie

    • Nodo ferroviario di Genova: L’opera consiste nel potenziamento infrastrutturale tra Genova Voltri e Genova Brignole attraverso il quadruplicamento dei binari tra Genova Voltri e Genova Sampierdarena e l’interconnessione al Terzo Valico dei Giovi, il sestuplicamento tra Genova Piazza Principe e Genova Brignole, il riassetto degli impianti di stazione di Genova Brignole, Genova Voltri e Genova Sampierdarena.
    • Linea AV/AC Milano-Genova “Terzo Valico dei Giovi”: L’opera è inserita tra i trenta progetti prioritari europei approvati dall’Unione Europea il 29 aprile 2004, n. 24 “Asse ferroviario Lione/Genova-Basilea-Duisburg_Rotterdam/Anversa, come nuovo progetto europeo, il cosiddetto “Ponte tra i due Mari” asse Nord-Sud Genova-Rotterdam. La tratta Milano-Genova “Terzo Valico dei Giovi” fa riferimento al progetto relativo alla linea ferroviaria ad Alta Capacità/Alta Velocità che metterà in collegamento Genova con Tortona da un lato, e con Novi Ligure dall’altro. Si tratta della prima “grande opera” su cui Arpal ha iniziato a lavorare, quella con il migliore stato di avanzamento e una fine lavori prevista per i primi anni del prossimo decennio.

Nell’ambito dei compiti e delle attività tecnico-scientifiche di interesse regionale previsti dalla legge istitutiva di Agenzia, Arpal è impegnata in modo rilevante nelle attività connesse al controllo delle matrici ambientali interessate dalla realizzazione delle grandi opere, al fine di garantire l’accompagnamento ambientale delle opere stesse.

L’Agenzia svolge già in maniera sistematica:

    • Attività di supporto tecnico scientifico all’Osservatorio Ambientale, nel caso del Terzo Valico dei Giovi, e all’operatività dei gruppi di lavoro tematici
        • Verifica in termini di adeguatezza, pertinenza, tempestività ed efficacia dei Piani di monitoraggio ambientali, individuando criticità e carenze e fornendo indicazioni per l’integrazione e l’adeguamento.
        • Partecipazione ai tavoli tecnici: esame documentazione, valutazioni, espressione pareri e proposte per quanto riguarda i diversi comparti: qualità dell’aria, amianto e terre e rocce da scavo, acque superficiali e sotterranee, assetto idrogeologico e stabilità dei versanti, biodiversità, rumore.
  • Attività di controllo per la corretta attuazione del monitoraggio ambientale spettante agli esecutori
      • Controlli di campo relativamente alla verifica dell’attuazione dei monitoraggi ambientali, prevedendo periodici e specifici interventi, anche in contradditorio. L’attività prevede controlli in campo per i diversi comparti ambientali mediante sopralluoghi in cantiere durante le fasi di ante operam, corso d’opera e post operam, l’acquisizione di campioni e l’effettuazione di analisi di laboratorio, nonché la verifica dei rapporti periodici di monitoraggio ai fini della valutazione dei dati di monitoraggio rilevati.
      • Controlli sul campo al fine di verificare l’attuazione delle misure di compatibilità previste nei provvedimenti approvativi (ad es: controlli sull’esecuzione del piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo, sulla gestione delle acque di scarico, sulle opere di mitigazione ecc.).
  • Attività di supporto tecnico scientifico a supporto della redazione e avvio del progetto esecutivo della Gronda.
      • Sopralluoghi per la verifica puntuale del posizionamento delle stazioni di monitoraggio individuate per le diverse matrici, e dell’attuazione dei monitoraggi ambientali ante operam, con particolare attenzione alla confrontabilità dei dati e alle modalità di fruizione dei dati stessi. L’attività prevede controlli in campo, la taratura dei diversi strumenti e delle centraline di monitoraggio nonché l‘intercalibrazione dei laboratori.
      • Valutazione delle risorse umane e finanziarie previste per l’attività di accompagnamento ambientale all’opera e procedimenti amministrativi per la sottoscrizione della convenzione attuativa con il proponente.

Da evidenziare come, a seguito dell’aumento delle attività di verifica di attuazione del Pma, delle analisi di laboratorio e della partecipazione ai gruppi di lavoro – tutte diventate più onerose con l’avvio dei cantieri dell’opera del terzo valico – sia stato richiesto un notevole impegno di personale, a cui si è dovuto far fronte con l’assunzione di ulteriori risorse. Un iter destinato a ripetersi con la cantierizzazione delle altre grandi opere.

 

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