Gli interventi della sessione della Summer school AssoArpa dedicata agli inquinanti emergenti. In primo piano il caso del Veneto con la contaminazione da Pfas.
Il caso dei contaminanti emergenti Intervento di Giuseppe Bortone, direttore generale Arpae Emilia-Romagna – versione pdf scaricabile >
L’esperienza del Veneto sugli inquinanti emergenti. L’esempio dei pfas – Intervento di Nicola Dell’Acqua e Massimo Mazzola (Arpa Veneto) – versione pdf scaricabile >
La dose soglia nel contesto regolatorio: prevenzione o protezione – Intervento di Annamaria Colacci (Arpae Emilia-Romagna) – versione pdf scaricabile >
Contaminazione delle acque sotterranee – Intervento di Laura D’Aprile (Ministero d’Ambiente) – versione pdf scaricabile >
Tecnologie per la rimozione dei contaminanti emergenti da acque e fanghi – Intervento di Francesca Mapei (Politecnico di Milano) – versione pdf scaricabile >
[…] A Cagliari Arpa Veneto ha definito in modo tridimensionale e geo-referenziato la contaminazione da Pfas nella falda associata alla pressione industriale della ditta Miteni, e il suo andamento sotterraneo e poi sorgivo. Rispetto all’andamento di tale falda e alla modellizzazione delle dispersioni, tenendo in considerazione i differenti flussi delle acque sotterranee e superficiali, la contaminazione da Pfas rilevata sul territorio è molto più estesa rispetto alla proiezione sulla superficie della area di falda: ciò viene principalmente attribuito ad attività antropiche legate all’agricoltura (irrigazione, fertilizzazione), e alla probabile presenza di altre sorgenti di contaminazione, che ancora non si conosce se siano legate all’attività di produzione dei Pfas. La contaminazione ambientale viene considerata di difficile rimozione, per cui si presume che il problema sarà presente per vari decenni, data la compromissione dell’acquifero indifferenziato, che ha uno spessore di circa 150 metri di ghiaia nella zona “critica”. […]