Il nuovo “naso elettronico” di ARPA Toscana per monitorare i cattivi odori

ARPA Toscana ha presentato, il 15 luglio 2025, insieme all’assessora all’ambiente e all’economia circolare della Regione Toscana, Monia Monni, il nuovo sistema IOMS (Instrumental Odour Monitoring System), soprannominato naso elettronico, per monitorare e analizzare in modo scientifico le maleodoranze prodotte da impianti industriali in Toscana.

Il problema degli odori molesti, causato spesso dalla vicinanza tra abitazioni e attività industriali, è una delle criticità ambientali più segnalate. Sebbene non sempre pericolosi per la salute, questi odori influiscono negativamente sulla qualità della vita. La Regione Toscana considera il monitoraggio degli odori una priorità, investendo in tecnologie avanzate per fornire risposte concrete ai cittadini.

Il naso elettronico rappresenta un’importante innovazione tecnologica: aspira l’aria, rileva l’“impronta odorigena” e, superata una soglia predefinita, attiva un campionatore che raccoglie l’aria per l’analisi in laboratorio, come hanno spiegato gli esperti dell’Università di Firenze intervenuti alla presentazione della nuova strumentazione. I dati raccolti sono poi elaborati tramite un sistema hardware/software e consentono di identificare rapidamente la fonte degli odori.

Attualmente lo strumento è addestrato per riconoscere odori da impianti di asfalto, ma l’obiettivo è estenderne l’uso anche a discariche, depuratori, raffinerie e altri impianti industriali. Questo permetterà ad ARPA Toscana di operare in modo più efficiente e fornire dati oggettivi, utili anche per aggiornare o modificare le autorizzazioni ambientali.

È prevista anche una Web-App per facilitare le segnalazioni dei cittadini e promuovere la partecipazione attiva alla tutela ambientale.

Normativa vigente:
In Italia, il quadro normativo sugli odori è ancora lacunoso. La normativa si basa su pochi articoli del codice civile e penale, oltre all’art. 272-bis del Testo Unico Ambientale, che demanda alle Regioni il compito di definire le misure di prevenzione. Per armonizzare le pratiche a livello nazionale, nel 2018 è stato pubblicato dal SNPA un documento di riferimento per le metodologie di valutazione delle emissioni odorigene.

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