A Livorno, la Biennale del mare

La Biennale del mare, iniziativa patrocinata da ARPA Toscana, avrà luogo a Livorno dal 14 al 17 maggio 2025. Per l’occasione, l’Agenzia ha organizzato un seminario dal titolo “Monitoraggio e gestione degli impatti sull’ambiente marino”, che si terrà, il 17 maggio 2025, a Palazzo Pancaldi e sarà articolato in due momenti: 

  • la sessione del mattino dedicata la tema del Monitoraggio dell’ambiente marino secondo l’approccio integrato One Health: dalla contaminazione chimica a quella biologica 
  • la sessione del pomeriggio dedicata alla Previsione, valutazione, azione, monitoraggio e gestione degli impatti sull’ambiente marino.

La prima sessione “Monitoraggio dell’ambiente marino secondo l’approccio integrato One Health: dalla contaminazione chimica a quella biologica” avrà come focus la connessione tra ambiente e salute. “One Health”, definito dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) un approccio integrato e unificante, mira a equilibrare e ottimizzare in modo sostenibile la salute delle persone, degli animali e degli ecosistemi. Il principio fondamentale è che persone, animali e ambiente costituiscono un unico sistema globale, e la salute di ciascun componente è strettamente legata a quella degli altri. Riconoscere che la salute è “Una” rappresenta quindi un passaggio cruciale per coloro che hanno responsabilità in ambito tecnico-scientifico e divulgativo. Infatti, il concetto di “One Health”,“Una salute”, è essenziale per affrontare efficacemente le sfide ambientali e sanitarie del nostro secolo; per questo è urgente agire concretamente favorendo la cooperazione tra diversi settori e traducendo questa visione in azioni concrete, che garantiscano risposte più resilienti e sostenibili alle minacce globali alla salute. 

La seconda sessione “Previsione, valutazione, azione, monitoraggio e gestione degli impatti sull’ambiente marino”, invece, affronterà la questione degli impatti delle attività umane sulle componenti ambientali, in particolare sul mare, che, per troppo tempo, è stato considerato solo il ricettacolo di ciò che l’uomo non voleva o non sapeva gestire in modo diverso.  Oggi, invece, dobbiamo lavorare per conciliare lo sfruttamento del territorio e delle risorse con la tutela degli ecosistemi marini ed il mantenimento della biodiversità, avvalendosi di approcci e modelli che possono fornire strumenti utili ed efficaci per prevenire, o gestire nel migliore modo, le criticità nei diversi comparti degli ambienti costieri, contribuendo allo sviluppo sostenibile e all’affermazione dell’economia circolare.

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