Elisabetta Trovatore, direttore generale Arpa Liguria, è intervenuta ieri in occasione dell’apertura della XX edizione delle Giornate Liguri di Medicina del Lavoro, che anche il 22 maggio, il 14 ottobre e l’11 novembre metteranno al centro del dibattito alcuni degli aspetti centrali di questa imprescindibile attività a tutela dei lavoratori: prospettive future, igiene industriale e tossicologia occupazionale, aggiornamenti in tema di radioprotezione e aspetti clinici d’interesse per il medico del lavoro.
Salute planetaria: il legame tra salute, ambiente e clima
“Salute, ambiente, biodiversità e clima – ha detto la dott.ssa Trovatore salutando la platea – sono strettamente interconnessi. Le sfide ambientali, anche quelle di origine antropica, e il cambiamento climatico hanno un impatto sempre maggiore sulla salute umana e richiedono nuove competenze. Stiamo andando verso l’approccio sistemico One Health/Planetary Health, che affronta il tema della salute in modo olistico, e si basa sulle interconnessioni tra settore umano, animale e ambientale”.
Il ruolo dei sistemi nazionali e regionali
Trovatore prosegue: “Il Piano nazionale per gli investimenti complementari (PNC) ha dedicato un investimento specifico al sistema Salute, Ambiente, Biodiversità e Clima, collegato all’azione di riforma oggetto della Missione 6-Salute del PNRR. L’obiettivo è formare il personale per incrementare efficacia, adeguatezza, sicurezza ed efficienza del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Dal 2022, il Sistema Nazionale Prevenzione Salute dai rischi ambientali e climatici (SNPS) e i Sistemi Regionali Prevenzione operano in sinergia con il Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale (SNPA): due mesi fa si è tenuta a Roma la prima conferenza programmatica SNPS”.
Il contributo di Arpa Liguria alla prevenzione e alla conoscenza
In Liguria, enti come Regione, ASL, Ospedali, Alisa, Arpa Liguria, Istituto Zooprofilattico Sperimentale e Università di Genova sono unite nel Sistema Regionale Prevenzione Salute (SRPS) per:
- sviluppare e consolidare le funzioni di osservazione epidemiologica, a livello regionale e aziendale che garantiscono la promozione delle conoscenze sulla relazione ambiente-salute-clima,
- monitorare la salute della popolazione considerando l’influenza di fattori sociali, ambientali e climatici
- valutare i possibili effetti sulla salute di esposizioni a fattori di rischio ambientale.
Arpa Liguria contribuisce in maniera determinante alla soluzione delle sfide che la società moderna presenta, anche grazie all’interdisciplinarietà dei propri operatori, specializzati nelle diverse competenze che una corretta gestione e conoscenza ambientale richiede.
La dott.ssa Trovatore ha concluso il suo intervento dicendo che “È necessario promuovere e agevolare cambiamenti di carattere culturale, strutturale e tecnico-scientifico a supporto della medicina territoriale. Così si può diffondere una base comune di conoscenze e competenze per facilitare la comunicazione e la collaborazione tra professionisti di diverse discipline su temi interconnessi di salute e ambiente”.
Verso una sorveglianza sanitaria e ambientale integrata
Arpa Liguria può contribuire al miglioramento della sorveglianza integrata sanitaria e ambientale, partecipando agli studi di impatto sanitario legati ai progetti industriali sottoposti a Valutazione di Impatto Ambientale. Può inoltre favorire una lettura più efficace delle relazioni tra ambiente e salute, attraverso metodi di indagine omogenei e l’integrazione tra monitoraggio ambientale e sorveglianza epidemiologica, valorizzando il coinvolgimento di attori sociali e istituzionali. In questo modo, è possibile monitorare meglio gli effetti sanitari dell’inquinamento nei siti contaminati o soggetti a forti pressioni ambientali e sociali, con attenzione alle disuguaglianze.
Infine, anche sul tema della sorveglianza delle acque, Arpa Liguria è impegnata nell’attuazione di quanto previsto dal DLgs 18/2023, che rafforza il monitoraggio ambientale-sanitario secondo un approccio basato sulla valutazione del rischio lungo l’intera filiera idropotabile. L’attività si fonda su un costante scambio di informazioni tra i gestori dei sistemi idrici e le autorità sanitarie e ambientali, anche per contrastare in modo efficace – e sostenibile – gli inquinanti emergenti, come PFAS e microplastiche.