Per il mese di luglio 2025 sono stati effettuati dall’Arpa Campania, nei 328 punti rappresentativi di ogni singola acqua di balneazione, i prelievi calendarizzati nell’atto programmatico di inizio stagione balneare e definiti “routinari” (R). In aggiunta sono stati prelevati altri 50 campioni di tipo differente, identificati sul Portale della balneazione di Arpac con le seguenti sigle: S=Supplementari, PS= di Studio, DEL=di delimitazione ed EME=Emergenziali. Questi ultimi sono rilevati in casi di anomalie del mare (colorazione, schiume, mucillagine, ecc.) nel corso delle attività istituzionali in ambiente marino.
Da aprile ad oggi sono stati prelevati in Campania 1.533 campioni di acqua di mare, ordinari e straordinari, per la ricerca degli analiti microbiologici rilevatori della balneabilità (Escherichia coli ed Enterococchi intestinali). Circa il 98 % di questi è risultato conforme per la balneazione (Grafico1).

La maggior parte delle non conformità, il 51,43%, sono state determinate dal superamento di entrambi i parametri microbiologici indicatori di contaminazione fecale, il 28,57 % dal solo parametro Enterococchi e il restante 20% dall’Escherichia coli (Grafico 2).

Nello specifico, nel mese di luglio sono 378 i prelievi eseguiti dai tecnici dei dipartimenti di Caserta, Napoli e Salerno mediante l’utilizzo dei mezzi nautici di proprietà di Arpac gestiti e condotti da personale specializzato della Unità Operativa Mare dell’Agenzia. La quota mensile delle analisi fuori norma è pari circa al 3% e ha riguardato 11 acque di balneazione, riportate in tabella n.1.

Dall’ analisi dei dati analitici di luglio, resi pubblici in tempo reale sui siti istituzionali del Ministero della Salute e di Arpac, nonché consultabili sull’app per dispositivi mobili “Arpa Campania”, le criticità riscontrate nei comuni salernitani di Amalfi (“Spiagge le Sirene”), di Pontecagnano Faiano (“Sud Picentino”) e ultima quella di Castellabate (“Località Pozzillo”) sono rientrate nei successivi controlli in seguito alla rimozione delle cause ritenute occasionali e non dovute a malfunzionamenti degli impianti di depurazione.
Restano ancora in divieto l’acqua di balneazione denominata “Spineta Nuova” a Battipaglia (Sa), in seguito ai prelievi effettuati quest’anno, e le altre già interdette perché di qualità scarsa all’ultima classificazione regionale (“Lido Spineta” nel comune di Battipaglia e “Nord Foce Sarno” a Torre Annunziata). Gli altri superamenti sono stati registrati in punti laddove si prevede un probabile rischio di inquinamento definiti di studio (PS), in aree non adibite all’utilizzo balneare (Extra) e in situazioni emergenziali (EME). In questi ultimi casi è stata sconsigliata la balneazione in tutta l’acqua di pertinenza ed è discrezionale da parte dell’autorità competente l’adozione di un divieto di balneazione.
Ad oggi, se si considerano anche le interdizioni vigenti per tutta l’annualità relative alle acque classificate scarse, il bollettino della non balneabilità in Campania è rappresentato nella tabella sottostante (Tabella 2).

Relativamente alle rilevazioni e/o segnalazioni di presenza di sostanze apparentemente schiumose, melmose e di colore marrone nei tratti di mare riportati nella tabella n.3 sono stati riscontrati superamenti tali da sconsigliare la balneazione solo nel tratto di mare denominato “Cimitero” nel Comune di Torre del Greco in provincia di Napoli. In detti campioni, oltre alla microbiologia determinante la balneabilità, sono stati indagati ulteriori parametri per la ricerca di eventuali contaminazioni chimiche (tensioattivi, idrocarburi) e/o di proliferazione di alghe potenzialmente tossiche (fitoplancton, ecc., ) che necessitano di tempi più lunghi di risposta.

Inoltre sono state condotte indagini e sopralluoghi ad hoc in esito ad allerta da parte dei cittadini, enti vari, dei media e dei social network per le alterazioni dell’aspetto del mare nel Comune di Capaccio (Sa). Come si può evincere dalla consultazione su mappa interattiva del portale balneazione di Arpac, gli esiti del monitoraggio stagionale non hanno finora mai registrato in questo comune superamenti dei limiti normativi per i parametri microbiologici indicatori di inquinamento fecale, escludendo quindi rischi di natura igienico-sanitari per la salute. Lo stato attuale di ogni singola acqua, afferente al Comune di Capaccio, rappresentato da icone con il bagnante in blu (v. mappa a seguire), conferma la balneabilità dell’intero litorale in questione.

In ogni caso va ricordato che la presenza di strie di schiume, mucillagini, “mare sporco” e colorazione anomale dell’acqua di mare, situazioni registrate anche nelle trascorse stagioni balneari in diversi punti della costa campana, sono per lo più da attribuire a fenomeni naturali, che possono essere accentuati da alte temperature superficiali del mare, notevole irraggiamento e scarso rimescolamento delle acque, e quindi non derivanti da fonti di inquinamento antropico.
Resta inteso che Arpac continuerà a vigilare e controllare l’intera costa fino a chiusura della stagione balneare: sono infatti già in programma i prelievi di agosto e settembre e in caso di emergenti criticità saranno effettuati tutti i rilievi e le ispezioni del caso per garantire la balneabilità delle acque e tutelare la salute pubblica e l’ambiente marino.
Emma Lionetti – Arpa Campania
e.lionetti@arpacampania.it