Acque di balneazione in Campania, la situazione ad agosto

Nel mese di agosto i tecnici dell’Arpa Campania hanno svolto finora 340 prelievi di acque di balneazione a bordo della flotta agenziale, per un totale di 1.914 campionamenti dall’inizio del monitoraggio istituzionale, avviato regolarmente ad aprile 2025. Su ciascun campione di acqua di mare, come di norma, sono stati analizzati dai laboratori agenziali i parametri batteriologici (Escherichia coli ed Enterococchi intestinali) ritenuti dall’Organizzazione mondiale della sanità indicatori di inquinamento fecale e pertanto determinanti la balneabilità delle acque costiere. Inoltre sono state effettuate indagini aggiuntive in caso di criticità rilevate o segnalate.

Nel periodo considerato, dalla disamina degli esiti analitici, sono stati riscontrati valori microbiologici conformi alla normativa nella quasi totalità dei campioni prelevati sul litorale delle tre province costiere di Caserta, Napoli e Salerno tranne in alcune acque già interdette alla balneazione perché di qualità scarsa: è il caso del tratto “Nord Foce Sarno” a Torre Annunziata (Na) prossimo alla foce del Sarno, che sicuramente impatta negativamente le acque limitrofi e di “Lido Spineta” a Battipaglia (Sa), che risente della presenza del fiume Tusciano, recettore di apporti diretti e indiretti di scarichi.

Risultati a rischio igienico-sanitario hanno riguardato però anche acque classificate eccellenti per la stagione balneare in corso. Ci si riferisce ai divieti temporanei di balneazione, emanati a tutela della salute pubblica, nel comune di Casamicciola Terme nell’isola di Ischia nell’acqua denominata “Perrone”, nel Comune di Minori (“Spiaggia di Minori”), e di Vietri sul mare in due tratti identificati come “Marina di Vietri II tratto” e “Marina di Albori”. Il rischio igienico-sanitario è stato superato dopo pochi giorni, come confermano gli esiti favorevoli dei controlli supplementari.

Tab. 1 Monitoraggio delle acque di balneazione in Campania, agosto 2025. Esiti non conformi

Per queste acque sono state escluse, da parte dei gestori del servizio idrico, cause inquinanti dovute a malfunzionamento degli impianti e quindi probabilmente si è trattato di problemi occasionali che talora si registrano nei periodi di alta stagione turistica, quando si verificano la massima affluenza dei bagnanti e intenso traffico marittimo.

Tutto sommato dalla disamina dei dati finora processati dall’inizio della stagione balneare 2025, aperta con il 98% di acque balneabili, la situazione risulta alquanto confortante. Poche le criticità riscontrate, solo il 2% sul totale dei controlli, un risultato molto probabilmente favorito da un clima caratterizzato da scarsità di eventi piovosi cospicui, tali da attivare i cosiddetti tubi di “troppo pieno” con il conseguente sversamento a mare di materiale non depurato. È ormai noto, infatti, che in Campania la maggiore criticità che mette a rischio la balneabilità, determinando in alcune località un’alternanza di divieti temporanei e successive riammissioni, è rappresentata dai sistemi a fogna mista, dove le acque pluviali non sono separate dalle acque di fogna e quindi in caso di forti piogge viene compromessa la funzionalità degli impianti di depurazione che per evitare danni devono essere by-passati.

Anche gli avvistamenti e le segnalazioni per acque torbide con presenza di schiume e muchi algali appaiono ad oggi più esigui rispetto alle stagioni balneari precedenti, grazie alle condizioni meteorologiche favorevoli: la prevalenza degli anticicloni ha mantenuto condizioni meteo stabili e la formazione quotidiana delle brezze che hanno favorito il normale ricambio delle acque.

Le segnalazioni più frequenti per anomalie in mare sono pervenute nel mese di agosto in alcuni siti nell’area cilentana ma le più attenzionate hanno riguardato la presenza di chiazze marrone/verde nel tratto di mare della località di Licola del comune di Pozzuoli, nei giorni 9 e 10 agosto, segnalate ad Arpac dal comune stesso. Lo scorso 11 agosto, nell’ambito dei prelievi già previsti da calendario, in tutti campioni non sono stati riscontrati valori batteriologici eccedenti i limiti normativi. Va tassativamente ricordato che le aree denominate “Lido di Licola”, “Stabilimento balneare”, “Stazione Marina di Licola” ed “Effluente Nord Depuratore di Cuma” sono in ogni caso acque già vietate alla balneazione per l’intera stagione balneare poiché dichiarate di qualità scarsa nell’ultima delibera regionale e così resteranno in assenza di avvenuto risanamento documentato alle autorità preposte, così come è permanentemente vietata l’area denominata “Foce Depuratore Cuma”, pertanto la salute umana è a tutt’oggi tutelata dall’interdizione all’utilizzo balneare di tale complessiva zona di mare.

Balneabilità in località Licola a Pozzuoli (Na) ad agosto 2025. Fonte: https://portale.arpacampania.it/mappa-interattiva

Prelievi di tipo emergenziale nella prima decade di agosto sono stati eseguiti anche a Vico Equense (Na) nel tratto “Bagni di Scraio” e nel Comune di Bacoli (Na) nel tratto “Spiaggia Romana-Colonia Vescovile” per la presenza di strie dense di schiuma di colore beige ma anche in questi casi non sono stati registrati valori microbiologici difformi dalla norma.

Nel complesso, alla chiusura dei controlli routinari del mese di agosto (14 agosto), la situazione va considerata ampiamente positiva, anche se in molti tratti di mare la trasparenza può risultare non di buon livello e si osservano colorazioni anomale tendenti al verde scuro più probabilmente da imputare a fioriture di fitoplancton sito-specifiche dipendenti dalla presenza di nutrienti, provenienti dal dilavamento dei suoli o per la degradazione organica in zone ad alto livello di antropizzazione, e dalle condizioni meteorologiche tipiche del periodo. Situazione questa non determinate ai fini della balneabilità ma che sicuramente appare sgradevole dal punto di vista estetico. In ogni caso, anche dopo la chiusura del calendario mensile di prelievi routinari, resta alta l’attenzione dell’Agenzia, che interviene in caso di segnalazioni di anomalie da parte delle autorità competenti.

È sempre utile menzionare che la sorveglianza sulle acque di balneazione è normata da leggi sanitarie proprio perché è a tutela della salute pubblica, ma che Arpac nel rispetto delle leggi ambientali tutela anche lo stato di benessere del mare attraverso sopralluoghi e la ricerca di parametri specifici nel rispetto di specifiche normative di settore.

Come di prassi l’informazione resta puntuale e costante tramite i canali di Arpac, in particolare il portale Balneazione, focus del web istituzionale, e l’app “Arpac Balneazione” per dispositivi mobili.

Emma Lionetti – Arpa Campania
e.lionetti@arpacampania.it

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