Tokyo (Giappone) – Si è svoltoil 13 giugno un importante incontro tra ARPA Sicilia e il Ministero dell’Ambiente del Giappone, rappresentato dal Councillor Masaru HORIKAMI – Regional Decarbonization Policy Group and Grobal Environment Bureau e Michihiro OI, Director – General Affairs Division – Global Environment Bureau. La delegazione di ARPA Sicilia composta dal Direttore Generale Vincenzo Infantino, Piergiorgio Martorana (UOC Comunicazione e Marketing) e Rosanna Costa (UOC Ricerca, Innovazione, Biodiversità e Trasformazione Digitale) ha posto le basi per nuove progettualità dedicate all’innovazione nell’ambito del monitoraggio ambientale e della tutela della biodiversità.
Sfide comuni in ambito ambientale, due paesi a confronto
L’iniziativa, resa possibile anche grazie al supporto dell’Ambasciata Italiana in Giappone, ha rappresentato un’occasione strategica di dialogo tra due isole che, seppur geograficamente distanti, condividono molte sfide comuni: dalla gestione sostenibile delle risorse naturali, alla salvaguardia degli ecosistemi insulari, fino allo sviluppo di sistemi avanzati di monitoraggio ambientale. Nel corso dell’incontro sono stati messi a confronto i modelli organizzativi di monitoraggio ambientale dei due paesi, la modalità di condivisione dei dati ambientali e l’individuazione di canali di finanziamento per sviluppare progettualità congiunte. ARPA Sicilia ha infine illustrato il ruolo e la mission del Sistema Nazionale a rete per la Protezione dell’ambiente.
Le parti hanno condiviso la necessità di un approccio integrato, che metta insieme conoscenza scientifica, innovazione tecnologica e coinvolgimento delle comunità locali, per costruire una governance ambientale efficace e sostenibile.
Non solo un incontro tecnico – istituzionale ma un vero scambio interculturale costruttivo tra tradizione mediterranea e rigore orientale, per il Direttore Generale Vincenzo Infantino “Questo incontro rappresenta per noi di ARPA Sicilia una tappa significativa in un percorso di apertura al mondo che valorizza la diversità come risorsa. Le differenze tra la nostra cultura e quella giapponese non sono distanze da colmare, ma ponti da costruire. La cooperazione internazionale è oggi più che mai una chiave per affrontare le grandi sfide ambientali: unire competenze, esperienze e visioni diverse ci consente di sviluppare soluzioni più solide, più inclusive e più lungimiranti, tra tradizione e innovazione, nel perseguire un equilibrio sostenibile tra uomo e natura”.
