Sono 383 i controlli in mare effettuati nel mese di maggio da Arpa Campania per verificare la salubrità delle acque destinale alla balneazione. Complessivamente, a partire dal mese di aprile a tutt’oggi, si contano 761 prelievi istituzionali nelle 328 acque di balneazione campane: le non conformità, cioè i campioni con valori eccedenti i limiti di legge per i parametri microbiologici che definiscono la balneabilità (Escherichia coli ed Enterococchi intestinali), indicatori di contaminazione fecale, rappresentano il 2% del totale.
I superamenti registrati hanno indotto le amministrazioni comunali a vietare temporaneamente la balneazione con apposita ordinanza sindacale e ad individuare le presunte cause di inquinamento così da consentire ad Arpac di poter programmare ulteriori prelievi per verificare il persistere o la cessazione della contaminazione.
I campionamenti in mare, previsti dal calendario stagionale e svolti dai tecnici agenziali a bordo dei battelli nautici di Arpac, sono stati eseguiti nei punti rappresentativi di ciascun tratto di mare adibito all’uso balneare e in punti aggiuntivi, cosiddetti di studio, laddove si presumono aree a potenziale rischio di inquinamento. Nel periodo considerato nessun prelievo è stato necessario per situazioni emergenziali dovute a presenza e/o segnalazioni di anomalie in mare (colorazione, schiuma, mucillagine, meduse, rifiuti galleggianti eccetera).
In dettaglio, nel mese di maggio i riscontri analitici sfavorevoli, registrati dai laboratori specializzati Arpac, sono riportati in tabella sottostante (Tab.1) e riguardano sia i prelievi routinari (n.5 R) che quelli di studio in aree già interdette alla balneazione (n.2 extra) e non (n.1 PS).

L’andamento generale dei controlli in mare per il mese di maggio è stato pressoché analogo al mese di aprile per quanto concerne i risultati analitici in vista di una stagione balneare non ancora a pieno regime, ma sicuramente è stato più problematico per lo svolgimento delle attività, a causa delle condizioni meteomarine spesso avverse alla navigazione della flotta Arpac, che hanno determinato in alcuni casi lo slittamento di missioni predefinite, poi recuperate in ogni modo nei giorni successivi nel rispetto dei vincoli normativi.
La maggior parte delle cause che hanno determinato i divieti di balneazione sono state per lo più ritenute occasionali cosicché in base agli esiti favorevoli dei prelievi supplementari di maggio è stato possibile revocare l’interdizione temporanea. Sono state, pertanto riammesse all’uso balneare, in provincia di Napoli, le acque di Pozzuoli (tratto “Pozzuoli”), di Bacoli (“Spiaggia del Castello di Baia) e in provincia di Salerno l’acqua afferente al Comune di Battipaglia (“Spineta Nuova”) nonostante le peculiari criticità che la caratterizzano (al 6 giugno, data di pubblicazione di questo articolo, si riscontra un nuovo superamento dei limiti nel tratto Spineta Nuova).
Con i prelievi della prima settimana del mese di giugno (n.15) è stato possibile anche revocare i divieti temporanei di balneazione nel Comune di Napoli nel tratto di mare identificato come Pietrarsa e in provincia Caserta a Castel Volturno in esito ai risultati analitici rientrati nei valori limite di legge sia nel punto di routine dell’acqua denominata “Villaggio Coppola” che in quello di studio posto nei pressi della darsena Coppola.
Resta confermata, in assenza di interventi di risanamento, l’interdizione dei tratti di mare dichiarati di qualità scarsa nell’ultima classificazione regionale e riportati (Tab.2) di seguito (Deliberazione di Giunta Regionale n.615 del 14.11.2024).

La divulgazione di tutti i dati del monitoraggio Arpac è sempre assicurata dalla pubblicazione in tempo reale sul Portale agenziale dedicato alla balneazione e su quello del Ministero della Salute, a cura dei referenti designati. Le indicazioni sulla balneabilità di un tratto di mare prescelto e i dati analitici corrispondenti sono fruibili anche sull’app “Arpac Balneazione” e sul profilo X di Arpac per quanto riguarda i divieti e le revoche. Inoltre per informazioni di dettaglio per ciascuna acqua di balneazione, sul portale agenziale dedicato alla balneazione è a disposizione dell’utente, attivando la mappa interattiva, la “scheda profilo” prevista dalla norma che riporta la descrizione dell’area di riferimento, la rispettiva classe di qualità e i potenziali fattori di inquinamento che insistono su quel tratto di mare.
Dal sito web agenziale è possibile anche accedere alla banca dati georeferenziata degli scarichi costieri in fase di aggiornamento. I dati sono implementati in un Sistema Informativo Territoriale e pubblicati su una mappa Google Earth di facile consultazione, anche per gli utenti meno esperti, e consente la verifica immediata della presenza o meno di uno scarico su ogni singolo tratto di mare oggetto di monitoraggio.
Emma Lionetti – Arpa Campania
e.lionetti@arpacampania.it