Logger utilizzato in uno dei siti di monitoraggio di Arpa Valle d'Aosta per la misura della temperatura del suolo

Pubblicata la mappa globale delle temperature al suolo

Il 29 dicembre 2021 è stato pubblicato sulla rivista internazionale Global Change Biology l’articolo Global maps of soil temperature, che analizza i dati acquisiti da circa 8500 termometri che, da più di dieci anni, misurano la temperatura del suolo in ecosistemi di tutto il pianeta, fra i quali alcuni siti oggetto di monitoraggio in alta quota di ARPA Valle d’Aosta.

Il lavoro è stato spinto dalla necessità di comprendere le differenze fra le mappe di temperatura globali (grigliati climatici), riferite a 2 m dal suolo, e le condizioni in prossimità del terreno, dove si esplicano le funzioni ecosistemiche più importanti e dove risiede la maggior parte delle specie terrestri.

Il confronto con le stime fornite dalle reanalisi ERA5-Land (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts, https://www.ecmwf.int/) mostra che la temperatura media annua del suolo differisce in modo significativo dalla temperatura dell’aria, anche fino a 10° C (con una media di 3.0 ± 2.1°C), e con sostanziali variazioni fra i diversi biomi terrestri. Nel corso dell’anno, i suoli degli ecosistemi freddi e/o secchi risultano essere più caldi di quanto indicato dai grigliati di temperatura dell’aria (+3.6 ± 2.3°C), mentre i suoli tipici degli ambienti temperati e umidi sono in media leggermente più freddi (-0.7 ± 2.3°C).

Quanto osservato mette in evidenza come per una corretta stima dell’impatto del cambiamento climatico sullo stato e il funzionamento degli ecosistemi terrestri occorra considerare queste differenze soprattutto negli ambienti freddi come quelli di alta montagna e delle alte latitudini.

Le analisi condotte, pur necessitando di ulteriori approfondimenti e integrazioni, costituiscono un importante miglioramento nella conoscenza dell’interfaccia superficie-atmosfera, rappresentando un elemento significativo per applicazioni in ecologia terrestre.

L’articolo è disponibile all’indirizzo https://doi.org/10.1111/gcb.16060.

Parco naturale del Mont Avic

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