Incendio Stir di Santa Maria Capua Vetere, aggiornamenti su diossine

Aggiornamento del 24 ottobre 2019

Sono disponibili ulteriori esiti analitici dei campionamenti effettuati in seguito all’incendio che ha colpito l’impianto Stir di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) lo scorso 17 ottobre: questi risultati seguono quelli diffusi ieri.

Per quanto riguarda la determinazione delle concentrazioni di diossine e furani, occorre premettere che diossine e furani vengono di norma determinati in aria ambiente in caso di eventi incidentali, specialmente in concomitanza di incendi che interessano attività produttive, a cui è assimilabile il caso in esame. Tuttavia non sono presenti limiti di riferimento imposti dalla legislazione per la concentrazione di diossine in aria ambiente. Un valore di riferimento correntemente utilizzato dalla comunità scientifica è quello proposto dal Laenderausschuss fuer Immssionsschutz (LAI, un organismo tecnico della Repubblica federale tedesca), pari a 0,15 pg/Nmc [I TEQ] (picogrammi per metro cubo in termini di tossicità totale equivalente).

Sul sito istituzionale Arpac è stato pubblicato il rapporto di prova, emesso dal Laboratorio diossine della UOC Siti contaminati e bonifiche, inerente la determinazione di diossine e furani (PCDD-PCDF) in aria campionata nei giorni 18 e 19 ottobre tramite campionatore ad alto volume, ubicato all’interno del perimetro dello stabilimento colpito dall’incendio. Come risulta da questo rapporto di prova, nel secondo giorno di campionamento il valore rilevato è inferiore al valore di riferimento proposto dal LAI.

Nei pressi dell’impianto di depurazione di Marcianise, a circa un chilometro di distanza dal luogo dell’incendio, i tecnici Arpac hanno collocato un altro campionatore ad alto volume. Questo strumento, che è entrato in funzione alle 14.30 del 17 ottobre, è stato posizionato per misurare la concentrazione di diossine e furani in atmosfera a distanza dal luogo dell’evento. Dal rapporto di prova emesso dal Laboratorio diossine della UOC Siti Contaminati e bonifiche (relativo a 24 ore di campionamento) emerge un valore decisamente inferiore al valore di riferimento di cui sopra.

Rapporti di prova

Rapporto di prova n. 24331 del Laboratorio regionale diossine (campionamento all’interno del perimetro dello Stir)
Rapporto di prova n. 24327 del Laboratorio regionale diossine (campionamento a circa un chilometro di distanza)

Aggiornamento del 23 ottobre 2019

Sono disponibili i primi esiti analitici dei campionamenti effettuati in seguito all’incendio che ha colpito l’impianto Stir di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) lo scorso 17 ottobre.

In particolare, sul sito istituzionale Arpac oggi è stato pubblicato il rapporto di prova, emesso dal Laboratorio diossine della UOC Siti contaminati e bonifiche, inerente la determinazione di diossine e furani (PCDD-PCDF) in aria campionata nei giorni 17 e 18 ottobre tramite campionatore ad alto volume, ubicato all’interno del perimetro dello stabilimento colpito dall’incendio; inoltre è stato pubblicato il rapporto di prova, emesso dal Laboratorio inquinamento atmosferico del dipartimento di Caserta, inerente la determinazione di composti organici volatili (COV) e aldeidi in aria campionata il giorno 17 ottobre all’interno del perimetro dello stabilimento.

Per quanto riguarda la determinazione delle concentrazioni di diossine e furani, occorre premettere che diossine e furani vengono di norma determinati in aria ambiente in caso di eventi incidentali, specialmente in concomitanza di incendi che interessano attività produttive, a cui è assimilabile il caso in esame. Tuttavia non sono presenti limiti di riferimento imposti dalla legislazione per la concentrazione di diossine in aria ambiente. Un valore di riferimento correntemente utilizzato dalla comunità scientifica è quello proposto dal Laenderausschuss fuer Immssionsschutz (LAI, un organismo tecnico della Repubblica federale tedesca), pari a 0,15 pg/Nmc [I TEQ] (picogrammi per metro cubo in termini di tossicità totale equivalente). Come risulta dal rapporto di prova pubblicato oggi, questo valore è stato superato (anche se in misura limitata) dalla concentrazione riscontrata nel campionamento dei giorni 17-18 ottobre, in coerenza con il fatto che l’incendio fosse ancora in corso di spegnimento durante il campionamento, e in coerenza con la posizione del campionatore, molto ravvicinata rispetto all’evento.

Nei pressi dell’impianto di depurazione di Marcianise, a circa un chilometro di distanza dal luogo dell’incendio, i tecnici Arpac hanno collocato un altro campionatore ad alto volume. Questo strumento, che è entrato in funzione alle 14.30 del 17 ottobre, è stato posizionato per misurare la concentrazione di diossine e furani in atmosfera a distanza dal luogo dell’evento: i risultati saranno resi noti appena disponibili, compatibilmente con i tempi tecnici necessari per l’elaborazione dei dati. Inoltre saranno pubblicati, appena disponibili, i dati relativi ai campionamenti dei giorni successivi al 17-18 ottobre.

Con riferimento al rapporto sulla determinazione di composti organici volatili (COV) e aldeidi in aria campionata il giorno 17 ottobre all’interno del perimetro dello stabilimento, rapporto disponibile sul sito Arpac, i valori delle concentrazioni risultano in linea con quanto riportato in letteratura per le aree urbane.

Rapporto di prova n. 24308/2019 del Laboratorio regionale diossine

Rapporto di prova n. 20190024276 c01 a1,a2 del Laboratorio multisito Inquinamento atmosferico e biomonitoraggio

Aggiornamento del 17 ottobre 2019

A seguito dell’incendio che si è sviluppato stamattina (17 ottobre 2019) nello stabilimento di tritovagliatura e imballaggio rifiuti (Stir) di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), tecnici Arpac del dipartimento di Caserta, allertati dai Vigili del fuoco alle 7.30, sono prontamente intervenuti presso il sito, dando inizio alle operazioni preliminari di sopralluogo e campionamento.

I tecnici hanno provveduto a installare in mattinata, all’interno del sito dello Stir, un campionatore ad alto volume per la determinazione di diossine e furani nell’aria, i cui esiti analitici saranno resi noti appena disponibili.

Inoltre nel sito dell’impianto è presente una centralina di monitoraggio della qualità dell’aria i cui risultati vengono quotidianamente pubblicati sul sito istituzionale dell’Agenzia, a questo indirizzo web: http://www.arpacampania.it/web/guest/1524. I tecnici Arpac stanno al momento valutando se l’incendio abbia comportato interruzioni temporanee al funzionamento della centralina.

Gli aggiornamenti sulle attività in corso saranno diffusi attraverso il sito web dell’Agenzia.

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