Due nuove sonde multiparametriche per studiare la relazione tra acque sotterranee e terremoti: in Abruzzo prosegue la collaborazione tra Arpa Abruzzo, Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) nell’ambito del progetto MEET – Monitoring Earth’s Evolution and Tectonics, finanziato con fondi del Pnrr e finalizzato a potenziare la rete nazionale di monitoraggio idrogeochimico.
Le nuove stazioni sono state installate alle sorgenti “Verrecchie” nel comune di Tagliacozzo e “Pulciara” in località San Sebastiano di Bisegna, entrambe utilizzate per scopi idropotabili. La nuova strumentazione si aggiunge ai punti di osservazione già attivi alle sorgenti “Giardino” di Popoli (Pescara) e in Val di Foro, nel territorio di Pretoro (Chieti).
“Arpa Abruzzo – ha dichiarato il direttore generale, Maurizio Dionisio – è impegnata in attività scientifiche di crescente complessità e valore strategico, affiancando al monitoraggio ambientale progetti di ricerca avanzata in ambito geofisico e di prevenzione dei rischi naturali. La partecipazione al progetto Meet – ha aggiunto Dionisio – rafforza la capacità dell’Agenzia di contribuire alla conoscenza dei fenomeni naturali e di operare, in sinergia con gli enti di ricerca nazionali, per la tutela e la sicurezza del territorio”
Le stazioni abruzzesi fanno parte della rete nazionale del SNPA (Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale), composta dai nodi installati dalle varie ARPA regionali nei rispettivi territori di competenza. L’obiettivo è individuare variazioni nei parametri idrogeochimici – come temperatura, conducibilità, livelli idrici e portate – che possano essere correlate con l’attività sismica o vulcanica, ma anche fornire dati preziosi per la protezione ambientale e la gestione sostenibile delle risorse idriche.
Le variazioni dei livelli idrici, della temperatura e della conducibilità delle acque nei pozzi, così come della portata delle sorgenti, rappresentano un indicatore prezioso per comprendere in tempo reale – e forse un giorno prevedere – i processi che avvengono nella crosta terrestre. Il monitoraggio continuo di questi parametri consente infatti di individuare eventuali anomalie e di valutarne la possibile correlazione con l’attività sismica.
Per garantire la qualità e l’affidabilità dei dati, in ciascun sito di osservazione sono state installate anche stazioni meteorologiche che registrano temperatura dell’aria, precipitazioni, umidità, direzione e intensità del vento. Queste informazioni consentono di “depurare” i segnali idrogeochimici dagli effetti dovuti alle condizioni atmosferiche, isolando così le variazioni che potrebbero avere origine geodinamica.
“Si tratta di sistemi di monitoraggio avanzati – ha spiegato il direttore tecnico di Arpa Abruzzo, Massimo Giusti – in grado di acquisire in continuo i parametri fisici e chimici delle acque sotterranee. L’obiettivo – ha aggiunto – è individuare delle variazioni significative che possono essere correlate ai fenomeni sismici, distinguendole dalle oscillazioni dovute a fattori meteorologici o stagionali. È un passo importante verso la costruzione di una rete di osservazione integrata e permanente”.
Tutti i dati vengono raccolti dai server dell’Ingv di Palermo, quindi trasmessi al Sistema Informativo Nazionale Ambientale (SINAnet), gestito da Ispra, dove vengono standardizzati e archiviati. Entro aprile 2026 saranno resi accessibili al pubblico tramite la piattaforma nazionale Ipses (Italian Platform for Solid Earth Science), che consentirà la consultazione aperta dei dati idrogeochimici raccolti in tutta Italia.
I primi risultati del progetto Meet – a cui, oltre ad Arpa Abruzzo, partecipano anche Arpa Liguria e Arpa Valle d’Aosta – sono stati presentati al XIX Convegno Nazionale della sezione Git – Geosciences and Information Technologies della Società Geologica Italiana, svoltosi lo scorso giugno a Milazzo (Messina).
L’InfoDay Pnrr Meet, dal titolo “Profondamente terrestri: nuove tecnologie e nuovi osservatori per una Scienza della Terra aperta al futuro”, si è tenuto lo scorso 30 settembre presso la sede della Camera di Commercio di Bari. Nel corso della giornata è stato presentato il video “Acque sotterranee e terremoti. Nuovi nodi della rete idrogeochimica”, che ha incluso un contributo di Arpa Abruzzo dedicato alle stazioni installate nella Regione.
