Sarà potenziata la struttura che Arpa Puglia dedica all’emergenza amianto.
L’ Agenzia istituirà i nuclei di intervento specialistico. Saranno quattro, dislocati in posizione strategica sul territorio regionale:
Foggia per la provincia di Foggia;
Bari per le province di Bari e Bat
Brindisi per le province di Brindisi e Lecce
Taranto per la provincia di Taranto
Lo ha annunziato il direttore scientifico, Vincenzo Campanaro, nel corso dell’evento formativo svoltosi a Brindisi sul tema : Amianto – problematiche ambientali, rischi sanitari e aspetti tecnici. “Il fine – ha detto Campanaro – è quello di avere una risposta più rapida alle richieste di intervento relative alla tematica amianto. Per questo è necessario consolidare una rete in grado di fornire risposte tecnico-scientifiche celeri e standardizzate”.

Attualmente tutte le attività di controllo che Arpa Puglia svolge per sospetto rinvenimento di amianto sono eseguite dal Modulo Amianto, attivo presso il Dipartimento Provinciale di Brindisi. Qui è in funzione un laboratorio dotato di strumenti diagnostici specialistici. Il Modulo Amianto, nel quale prestano servizio professionisti con competenze specifiche, è l’ unico laboratorio pubblico qualificato dal Ministero della Salute in Puglia. Il laboratorio esegue analisi sia su campioni sia su campioni massivi, prelevati sui luoghi dove si segnala la possibile presenza di amianto. Prima delle analisi di laboratorio i tecnici Arpa si occupano anche della fase di campionamento che deve essere eseguita nel rispetto di precisi protocolli di sicurezza e con la strumentazione adeguata.
Ai nuclei di intervento specialistico verrà demandata proprio questa prima fase. Il loro compito sarà quello di prelevare i campioni da analizzare; una volta raccolti verranno consegnati al laboratorio di Brindisi. In questo modo saranno alleggerite le incombenze che adesso gravano sul Modulo Amianto; quest’ultimo sarà di conseguenza messo in condizioni di operare in maniera più rapida ed efficiente.
I nuclei di intervento specialistico saranno dotati di specifiche attrezzature, quali i campionatori ambientali per l’aria. Il personale che vi si dedicherà sarà quello già in organico: ai nuovi compiti sarà addestrato con la frequenza a corsi di formazione specializzati.

“Con questa iniziativa Arpa Puglia – ha dichiarato il direttore generale Vito Bruno – conferma la volontà di percorrere la strada del decentramento: ciò significa avvicinarsi ancora di più al territorio di una regione geograficamente ed orograficamente difficile. L’amianto – ha proseguito – è una sostanza particolarmente insidiosa perché, anche se oggi ne è proibito l’uso, quella utilizzata in passato è ben lontana dall’ essere stata eliminata. Al contrario, è ancora largamente presente in tantissime forme ed in tantissimi settori: dall’ edilizia all’ industria automobilistica, ai cantieri navali; e non è percepibile ad occhio nudo, perchè inglobata in altri materiali. Nel nostro appuntamento di Brindisi – ha concluso – abbiamo voluto allargare lo sguardo, spingendoci a studiare anche le situazioni meno evidenti, come ad esempio la presenza di fibre nelle acque, nelle rocce, persino nei cosmetici. Il nostro Modulo Amianto svolge compiti di controllo e di valutazione sia sui ritrovamenti di sostanze fibrose sia sulle bonifiche. Non meno importante è poi la fase di comunicazione: attraverso il nostro ufficio relazioni con il pubblico rispondiamo alle segnalazioni che ci pervengono da ogni parte della Puglia, indicando le procedure da eseguire e riservandoci gli interventi sul campo. Guardando al futuro, con un’ organizzazione più articolata e dotata degli strumenti scientifici adeguati, contiamo di rendere la prevenzione più efficace e, così speriamo, di contribuire ad evitare il sorgere delle gravissime patologie di cui l’ amianto è portatore”.
