Ruolo e piano di attività

La rete tematica ‘Osservatorio legislativo’ (RR-TEM III-01) ha un ruolo molto operativo, relativo alla ricognizione, analisi ed elaborazione dei provvedimenti legislativi, nazionali e locali, corredata dei dati relativi alla loro applicazione,; di seguito vengono sintetizzate i compiti attribuiti alla rete

  • effettua la ricognizione e l’analisi dei provvedimenti legislativi incidenti sull’attività del Sistema, inclusi quelli in fase di nuova emanazione, garantendo l’operatività dell’Osservatorio
  • raccoglie, analizza ed elabora le informazioni relative ai provvedimenti legislativi, anche locali, alle modalità di applicazione delle norme sul territorio e raccoglie le istanze di opportunità di aggiornamenti normativi
  • trasmette i dati elaborati ai Coordinatori del TIC III Osservatorio Legislativo e Gestionale
  • collabora con eventuali altri gruppi di lavoro (GdL) che ne facciano richiesta per la raccolta di dati relativi all’applicazione delle norme sul territorio
  • esamina le istanze relative alle richieste di normazione in materia ambientale, ai fini delle segnalazioni di interventi legislativi, in coordinamento con il GdL III/01 “Atti di sistema, Pareri e segnalazioni” e con gli altri TIC competenti per la specifica tematica.
  • collabora alla predisposizione di rapporti periodici o tematici in materia di modalità di applicazione delle norme sul territorio.

Piano operativo di dettaglio (POD)

Presentazione-RR-III-01-Osservatorio

Campo d’applicazione

Nell’analisi dei provvedimenti legislativi, la Rete non si limiterà a considerare solo norme di primo livello, ma verrà posta l’attenzione anche su atti di livello inferiore, che regolamentano temi importanti in campo ambientale; in particolare si conviene sull’importanza di considerare i decreti ministeriali, i regolamenti, le circolari interpretative, ecc. Saranno valutati anche i disegni di legge, in quanto è importante che il SNPA abbia un ruolo attivo nell’assistenza alla legislazione e riporti ai soggetti competenti le criticità emerse nell’applicazione delle leggi e le eventuali carenze normative, in coordinamento con il GdL Atti di sistema, Pareri e Segnalazioni. Inoltre, come previsto esplicitamente dagli obiettivi del TIC III, saranno analizzati anche i provvedimenti locali.

In merito alla giurisprudenza, si è convenuto che una raccolta esaustiva costituirebbe un lavoro troppo impegnativo ed oneroso, con particolare riferimento alle difficoltà nel reperire le sentenze del TAR; si è deciso pertanto di limitare l’analisi alle principali sentenze di interesse, in particolar modo quelle relative all’emanazione di nuove norme o in caso di difficoltà interpretative che richiedano un’analisi più approfondita della tematica.

In merito alla dottrina, invece, si è condiviso che non è opportuno rendere pubblici tramite l’Osservatorio pareri e approfondimenti di esperti, anche in relazione alle criticità relative ai diritti d’autore. Si è ritienuto invece che una raccolta di tali documenti possa essere utile per l’uso riservato, nella fase di approfondimento delle varie tematiche.

Si è deciso inoltre di non effettuare, almeno per il momento, la ricognizione completa della normativa tecnica, limitandosi invece a produrre un elenco delle principali norme tecniche applicabili, in particolare quando sono citate espressamente in atti legislativi che le rendono quindi cogenti.

Gradualità nella costruzione dell’Osservatorio

Si è ritenuto che una ricognizione sistematica di tutta la normativa ambientale, comunitaria, nazionale e locale, divisa eventualmente in aree tematiche, sarebbe un lavoro troppo oneroso, in relazione alle risorse disponibili e al tempo che potrà essere dedicato a tale attività.

Si è valutato invece utile individuare alcune tematiche critiche per il sistema (tre o quattro), su cui avviare l’attività, che potranno essere utilizzate anche come progetto pilota per la costruzione dell’Osservatorio.

Su tali tematiche si effettuerà un’analisi completa (inquadramento normativo, raccolta dei provvedimenti legislativi su scala comunitaria, nazionale e locale, circolari, individuazione delle principali sentenze, se necessario, analisi delle criticità interpretative e delle modalità di applicazione delle norme sul territorio, eventuali norme tecniche di interesse, ecc.).

Nel tempo si potrà poi ampliare il campo d’azione, sia introducendo altre tematiche, sia ampliando il livello di approfondimento, in modo da arrivare progressivamente ad estendere l’analisi su tutti i principali temi ambientali e a costruire un vero e proprio Osservatorio.

La definizione dei primi temi su cui lavorare dovrà ovviamente essere preceduta da una ricognizione dei provvedimenti legislativi incidenti sull’attività del Sistema, individuando quelli critici e definendo le priorità di azione.

Alcuni esempi di temi critici di interesse, emersi durante la discussione, sono terre e rocce da scavo, plastiche, odori, incentivi per impianti a biomasse, stato di attuazione della Legge 132 sul territorio, ma per la l’individuazione delle tematiche da cui iniziare l’attività si rimanda ad una ricognizione più approfondita.

Nella fase iniziale gli approfondimenti dell’osservatorio dovranno concentrarsi maggiormente su aspetti giuridici rimandando ad altre articolazioni dei TIC competenti gli studi su contenuti squisitamente tecnici; per ogni singola tematica potrà essere effettuata un’istruttoria preliminare, con la ricognizione della normativa comunitaria e nazionale, coinvolgendo poi tutta la rete per la raccolta della normativa locale e delle modalità applicative nel territorio.

I documenti elaborati relativi alle tematiche di competenza, dovrebbero contenente il quadro normativo di riferimento, le norme nazionali e locali applicabili, le criticità, le carenze normative; tali elaborati sintetici potrebbero costituire la base di partenza per eventuali azioni di confronto con soggetti esterni, anche ai fini di eventuali interventi legislativi, e per pervenire ad una posizione di Sistema sulla tematica.

Si è convenuto che, in particolar modo nel caso di tematiche a spiccato contenuto tecnico, lo scopo dell’Osservatorio sia proprio quello di approfondire la tematica, raccogliendo il materiale esistente sull’argomento, anche eventualmente attraverso una raccolta di sentenze, pareri, atti di indirizzo che possano essere utili ai fini interpretativi, nonché tramite la raccolta delle esperienze locali sul territorio per mezzo della RR TEM. L’interpretazione e/o il parere del Sistema dovrebbe essere definito in un secondo momento, in coordinamento con le articolazioni operative che trattano la tematica dal punto di vista tecnico.

Necessità di coinvolgimento delle strutture competenti delle Agenzie e di ISPRA
Vista la molteplicità ed eterogeneità delle tematiche oggetto di normativa ambientale, si condivide che, per lo svolgimento delle attività, i componenti della RR TEM dovranno confrontarsi con le proprie strutture tecniche, competenti sulle specifiche materie oggetto di analisi, al fine di acquisire le necessarie informazioni relative alle eventuali criticità applicative ed interpretative, alle esigenze di modifiche normative, ecc., rappresentando l’eventuale possibile confronto di esperti anche nel confronto con soggetti esterni, qualora necessario.

Assistenza alla legislazione

Da tale punto di vista il ruolo dell’Osservatorio è duplice:

  • Da una parte infatti l’Osservatorio avrà il compito di raccogliere le segnalazioni e le istanze del Sistema, in particolare inerenti le carenze normative o interpretative, ed attivarsi con gli uffici competenti per stimolare i necessari interventi legislativi, in coordinamento con il GdL III/01 Atti di sistema, Pareri e segnalazioni.
  • Dall’altra parte l’Osservatorio avrà il compito di recepire segnalazioni esterne, sia da parte di altri TIC che di altre Istituzioni, da cui potrebbero pervenire richieste ad esempio in merito alle modalità applicative di una norma sul territorio o richieste di assistenza su procedimenti legislativi in corso o pareri durante la fase di elaborazione di modifiche normative. In tal caso l’Osservatorio si attiverà attraverso la RR TEM per acquisire informazioni e fornire un parere condiviso di Sistema.

Rapporti tra Agenzie e Regioni

Considerate alcune difficoltà operative nel rapporto tra Agenzie e Regioni, in particolar modo nel caso di individuazione di criticità nell’applicazione delle norme o di necessità di interventi legislativi, anche a carattere locale, sarebbe opportuno attivare canali preferenziali per il confronto con le Regioni e le Province autonome, eventualmente con il supporto di ISPRA e del Ministero, anche tramite l’attivazione di tavoli specifici, come ad esempio il Tavolo di Coordinamento IED.

Ricognizione Osservatori esistenti

Un buon punto di partenza per la costruzione dell’Osservatorio è quello di partire da una ricognizione degli Osservatori legislativi esistenti ed in particolare di quelli già attivi presso le Agenzie.

Questa attività è stata avviata subito tramite condivisione di informazioni, effettuando una ricognizione degli Osservatori legislativi esistenti all’interno della propria Agenzia, acquisendo anche informazioni circa le piattaforme informatiche utilizzate.

Sarà opportuno inoltre un coordinamento con il GdL V/04 Sviluppo portale web SNPA per individuare le modalità di pubblicazione dell’Osservatorio.