Siccità: nel Nord Italia anche a febbraio precipitazioni molto al di sotto della media

Il mese di febbraio 2023 ha registrato precipitazioni molto al di sotto della norma climatica 1991-2020, con un deficit medio sostanzialmente uniforme sulla regione e quantificabile in circa -80%. Fanno eccezione le zone alpine occidentali dove le nevicate soprattutto di fine mese, hanno contenuto il deficit attorno al 40%.

Con la fine del mese, si è chiuso anche l’inverno meteorologico 2022-2023, l’ennesima stagione ancora piuttosto anomala sia dal punto di vista delle temperature (9° inverno più caldo degli ultimi 66 anni) sia dal punto di vista delle precipitazioni solide e liquidi che hanno fatto registrare un deficit complessivo di circa il 45% rispetto alla norma 1991-2020.

La combinazione autunnale ed invernale di piogge scarse e temperature ben sopra la norma, fa si che il bilancio idro-climatico (ovvero la differenza tra pioggia caduta ed evapotraspirazione) medio sul Piemonte, calcolato a fine inverno 2022-2023 nell’anno idrologico in corso (ottobre 2022-settembre 2023), risulti a livello del 5° percentile negli ultimi 65 anni, ed è addirittura inferiore (124 mm medi contro 154 mm, rispetto ad una media climatica di 260 mm) allo stesso parametro calcolato a fine febbraio 2022.

Per quanto riguarda le temperature si segnala un febbraio caldo (anomalia positiva di circa 2°C) che lo colloca al 7° posto tra i più caldi dal 1958. Le alte temperature della seconda decade del mese hanno favorito anche una fusione generalizzata del manto nevoso che si è ha ripreso solo parzialmente con le nevicate e le temperature sotto media della fine del mese.

Situazione idrica in Piemonte a fine febbraio 2023

In altre regioni del Nord la situazione di febbraio è analoga.

Veneto

A febbraio sul Veneto sono mediamente caduti 3 millimetri di precipitazione contro la media del periodo 1994-2022 che è di 60 millimetri.

Nel dettaglio gli apporti meteorici mensili sul territorio regionale sono pressoché nulli (-96%) e sono stimabili in circa 46 milioni di metri cubi d’acqua. In tutti i bacini idrografici della regione si riscontrano condizioni di elevato deficit pluviometrico che variano dal -90% del Po al -98% di Adige, Lemene, Pianura tra Livenza e Piave, Sile e Tagliamento.

Per quanto riguarda i fiumi, alla data del 28 febbraio, le portate si mantengono ancora nettamente inferiori alle medie storiche su tutti i principali corsi d’acqua.

Il rapporto sulla risorsa idrica di ArpaVeneto

Lombardia

Il Serio a Gandellino – Grabiasca il 22 febbraio 2023

Anche in Lombardia prosegue la siccità. I primi due mesi del 2023 sono stati miti e asciutti: l’anomalia di precipitazione è diffusa su tutta la regione, maggiormente accentuata sulla fascia prealpina e dei grandi laghi. L’innevamento è scarso su tutto l’arco alpino lombardo, in particolare al di sopra dei 2500 m dove, oltre alle esigue precipitazioni, si sono verificati numerosi episodi di vento forte.

Afflusso sui bacini dei corsi d’acqua lombardi  (pioggia + neve)

A fine febbraio, il totale della riserva idrica stoccata nei grandi laghi, negli invasi artificiali e sottoforma di SWE risulta inferiore alla media del periodo 2006-2020 (-60%). Essa è anche inferiore del 24% rispetto al minimo dello stesso periodo di riferimento.

I bollettini sullo stato delle riserve idriche sono disponibili sul sito di Arpa Lombardia a questo link: Acque Superficiali / Quantità / Bollettini e rapporti

I dati della rete di monitoraggio idronivometeo e clima sono consultabili su iris.arpalombardia.it

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