Stato di qualità delle acque sotterranee della Sicilia, disponibile il rapporto di monitoraggio 2021

Il monitoraggio 2021 dello stato qualitativo delle acque sotterranee ha permesso di valutare, in corrispondenza di 87 stazioni (il 59% delle quali costituito da risorse idriche sotterranee ricadenti in aree designate per l’estrazione di acque destinate al consumo umano), lo stato chimico puntuale di 48 corpi idrici sotterranei individuati dal Piano di Gestione del Distretto Idrografico della Sicilia, di cui 39 a rischio di non raggiungere l’obiettivo ambientale del “buono stato chimico”.

I risultati della valutazione

I risultati della valutazione effettuata hanno messo in evidenza come il 61% delle stazioni valutate è in stato chimico scarso ed il 39% (30) in stato chimico buono. La presenza di stazioni in stato scarso interessa il 58% dei corpi idrici monitorati nel 2021. Il più alto numero di stazioni in stato chimico scarso si rinviene nei corpi idrici “Piana di Vittoria”, “Bacino di Caltanissetta”, “Ragusano”, “Piazza Armerina”, “Piana di Castelvetrano-Campobello di Mazara”, “Piana di Marsala-Mazara del Vallo”. La classificazione in stato chimico scarso dei corpi idrici sotterranei è dovuta al superamento degli SQ (Standard di Qualità) o dei Valori Soglia (VS) di cui al DM 06/07/2016 (per alcuni parametri e alcune stazioni il superamento riguarda i Valori di Fondo Naturale calcolati per tali parametri e per tali stazioni) da parte della concentrazione media annua dei parametri appartenenti alle seguenti categorie individuate dal DM 06/07/2016: Nitrati (31% delle stazioni monitorate), Composti ed ioni inorganici (30%), Elementi in traccia (14%), Conducibilità elettrica (10%), Pesticidi (9%), Composti alifatici alogenati cancerogeni (8%), Composti alifatici clorurati (3%), Clorobenzeni (1%).

Nitrati
Per quanto riguarda la presenza di Nitrati nelle acque sotterranee, i risultati del monitoraggio hanno evidenziato nel 30% delle stazioni, rappresentative del 35% dei corpi idrici monitorati, concentrazioni medie annue di Nitrati superiori allo SQ (50 mg/L). Il più alto numero di stazioni affette da superamenti dello SQ si rinvengono nei corpi idrici “Piana di Vittoria”, “Piana di Castelvetrano-Campobello di Mazara”, “Bacino di Caltanissetta”, “Piana di Marsala-Mazara del Vallo”, “Monte Ramalloro-Monte Inici”. Complessivamente nel 48% delle stazioni, rappresentative del 51% dei corpi idrici monitorati, sono state rilevate concentrazioni medie annue di Nitrati indicative di impatti significativi da nutrienti sui corpi idrici sotterranei (C medie annue Nitrati >25 mg/L), potenzialmente determinati da pressioni antropiche significative che insistono su essi, tra cui principalmente quelle diffuse legate all’agricoltura ed alla presenza di scarichi non allacciati alla fognatura.

Pesticidi

Per quanto riguarda la presenza di Pesticidi nei corpi idrici sotterranei, i risultati del monitoraggio hanno messo in evidenza nel 9% delle stazioni, rappresentative dell’8% dei corpi idrici monitorati, concentrazioni medie annue di Pesticidi totali superiori allo SQ (0.5 μg/L). I corpi idrici dove sono stati rilevati superamenti dello SQ del parametro sono i corpi idrici “Piana di Vittoria”, “Ragusano”, “Piana di Licata”, “Piana e Monti di Bagheria”. Complessivamente nel 19% delle stazioni, rappresentative del 10% dei corpi idrici monitorati, sono state rilevate concentrazioni medie annue di Pesticidi totali indicative di impatti significativi da inquinamento chimico sui corpi idrici sotterranei (C medie annue somma Pesticidi >LOQ), potenzialmente determinati da pressioni antropiche significative che insistono su essi, tra cui principalmente quelle diffuse legate all’agricoltura.

Composti organici volatili (VOC)

Per quanto riguarda la presenza di composti organici volatili (VOC) nei corpi idrici sotterranei, i risultati del monitoraggio hanno evidenziato, nel 21% delle stazioni, concentrazioni medie annue di VOC totali indicative di impatti significativi da inquinamento chimico sui corpi idrici sotterranei (C medie annue somma VOC >LOQ), potenzialmente determinati da pressioni antropiche significative che insistono su essi, tra cui principalmente quelle di tipo diffuso e puntuale legate alla presenza di siti contaminati, siti industriali abbandonati, discariche, nonché a processi di dilavamento di superfici urbane. Tali stazioni sono rappresentative dei corpi idrici “Piana di Marsala-Mazara del Vallo”, “Monte Erice”, “Montevago”, “Piana di Barcellona-Milazzo”, “S. Agata-Capo d’Orlando”, “Piana di Augusta-Priolo”, “Piana di Gela”, “Messina-Capo Peloro”, “Piana di Palermo”, “Piana di Vittoria”, “Monte Bonifato”, “Monte Gallo”,
“Piazza Armerina”, “Santo Stefano”, “Pizzo Vuturo-Monte Pellegrino”, “Etna Est”, che costituiscono complessivamente il 33% dei corpi idrici sotterranei monitorati.

I risultati del monitoraggio e della valutazione dello stato qualitativo delle acque sotterranee 2021 sono consultabili sul portale webgis dedicato al monitoraggio dello stato chimico delle acque sotterranee.

Acque sotterranee – Report stato qualitativo 2021

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