Sicurezza in ambito fluviale: formazione per la rete dei referenti Snpa promossa da Arpal

Giovedì 17 e venerdì 18 giugno si è svolto a Varallo Sesia, in provincia di Vercelli, un corso di formazione di “sicurezza in ambito fluviale” rivolto ai tecnici che effettuano attività per cui è necessario l’accesso e lo stazionamento in alveo.

Già negli anni passati sono stati organizzati momenti formativi simili, ma l’edizione 2021 ha visto Arpal nel ruolo di promotore per conto della Rete dei referenti Snpa per la tematica della salute e sicurezza sul lavoro, e la partecipazione alla due giorni di Varallo Sesia è stata perciò estesa anche al personale di Arpa Piemonte, una delle agenzie più attive in questo tipo di  attività formative, Arpa Lazio e Arpae Emilia Romagna.

L’organizzazione tecnica e logistica è stata, invece, affidata alla società Safe-Totem Adventure, riferimento anche a livello internazionale nel campo della sicurezza fluviale: il corso ha, infatti, seguito un programma standard previsto dalla certificazione Rescue 3 Europe per il lavoro in alveo, rilasciata a tutti i partecipanti al termine delle prove.

In ambito Snpa, questi corsi sono previsti per i tecnici che si dedicano a monitoraggi biologici (Ittiofauna, Macrobenthos, Macrofite, indici Idraim – “Sistema di valutazione di idromorfologica, analisi e monitoraggio dei corsi d’acqua”, IQM – Indice di qualità morfologica, IFF – Indice di funzionalità fluviale, etc…), valutazioni di rischio idrogeologico (meteorologi, idrologi…) e misure di portata. Negli ultimi anni tutto il personale Arpal che svolge queste tipologie di attività ha partecipato alle diverse edizioni dei corsi.

Si tratta infatti di attività con pericoli specifici, e conoscere le potenziali situazioni di rischio contribuisce a prevenirle o, eventualmente, affrontarle nel migliore dei modi possibili.

A Varallo Sesia il programma si è svolto in due fasi, con una parte teorica di sicurezza in ambito fluviale affiancata da prove pratiche in alveo, singole o di gruppo, con la riproposizione “sul campo” delle indicazioni relative alla valutazione delle possibili fonti di pericolo.

Sono in via di predisposizione delle linee guida per chi lavora in queste condizioni, con particolare attenzione agli aspetti illustrati nella due giorni formativa.

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