Picchi elevati di polline di Olea europea nelle Marche

Il monitoraggio delle stazioni di campionamento aerobiologico distribuite nella Rete Regionale dell’ARPA Marche ha fatto registrare nella prima settimana di giugno copiose quantità di pollini di Olivo, nome volgare della specie Olea europea della famiglia delle Oleaceae, tali da raggiungere picchi mai osservati prima.

Nel dettaglio, i dati riportati dai bollettini settimanali ARPAM mostrano concentrazioni fino a 1200 granuli/m3 d’aria rilevate nei giorni 3 e 4 giugno in particolare dalla stazione di Castel di Lama (AP), riconducibili ad un generale ed importante aumento della pollinazione nel 2021 rispetto a quanto accaduto, come mostra il grafico sottostante, nella serie storica dei 10 anni precedenti.

Picchi massimi registrati 2010-2021

La temperatura, maggiore di quasi un grado rispetto al biennio precedente, è stata sicuramente un fattore climatico determinante per l’apertura delle antere dei fiori contenenti i pollini di Olivo; la  diffusione di questo taxa, infatti, mal tollera l’ombreggiamento e i ristagni di umidità ed è molto sensibile alle basse temperature, in particolar modo alle gelate, che nei casi più gravi possono danneggiare fortemente tutto l’apparato aereo.

In questo mese di giugno 2021, la liberazione dei granuli pollinici dalle antere di Olivo ha particolarmente risentito dei parametri climatici legati alla riduzione dell’umidità relativa, alla perdurante presenza di venti (tra 2 e 15 m/s) e infine all’importanza di una temperatura ottimale per scatenare il fenomeno.

La fioritura dell‘Olivo inizia a fine aprile per terminare nel mese di giugno, con andamento generalmente alternato di una stagione più abbondante di fiori e successivamente di frutti, con una più scarsa. Un fenomeno che si ripercuote naturalmente anche sui soggetti allergici, che analogamente soffrono del succedersi di sintomi più intensi con altri meno fastidiosi a seconda dell’anno.  In questo periodo la copiosa produzione di pollini rilevata, che come si diceva ha raggiunto picchi di oltre 1000 pollini/m3 in aria, mostra certamente una particolare aggressività allergenica che, fortunatamente, sarà però limitata nel tempo dato che nell’area mediterranea il periodo di pollinazione non si protrae mai oltre il mese di giugno.

I dati riportati nei Bollettini settimanali “Pollini e spore”, pubblicati sul sito ARPAM e disponibili anche nell’app “ARPA Marche”, possono offrire un utile supporto ad allergologi e pazienti allergici, soprattutto per le indicazioni in tema di programmazione delle terapie per la gestione e il contenimento dei sintomi correlati.


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